Si è svolto in data 28 giugno presso la sala consiliare del comune di Caraffa di Catanzaro il convegno promosso da Fabio Mercaldo sul tema “Ndrangheta 2.0: Una multinazionale del crimine“. L’incontro è stato moderato dal giornalista Francesco Graziano.
Hanno relazionato – oltre a Fabio Mercaldo – il sindaco di Caraffa Antonio Giuseppe Sciumbata; la referente del coordinamento provinciale di Libera Elvira Iaccino; il Segretario Nazionale della Federazione Sindacale di Polizia Giuseppe Brugnano; il Presidente della Commissione Speciale contro la ‘Ndrangheta, la corruzione e l’illegalità diffusa Arturo Bova ed ha concluso i lavori il Procuratore aggiunto presso la Procura di Cosenza Marisa Manzini. Come sottolineato da Fabio Mercaldo, è di fondamentale importanza non sottovalutare la ‘ndrangheta poiché: “Oggi la ndrangheta non uccide con le pistole, con i fucili, con le bombe e con i mitra. Oggi la ndrangheta ci uccide con le infiltrazioni nei settori strategici dello Stato; Ci ammazza quando monopolizza la sanità calabrese; Ci ammazza quando un nostro parente muore in lista d’attesa per un intervento che non arriverà mai; Ci ammazza quando crolla un ponte costruito da ditte che operano nel rispetto dei dettami mafiosi e non di quelli statali.
Hanno relazionato – oltre a Fabio Mercaldo – il sindaco di Caraffa Antonio Giuseppe Sciumbata; la referente del coordinamento provinciale di Libera Elvira Iaccino; il Segretario Nazionale della Federazione Sindacale di Polizia Giuseppe Brugnano; il Presidente della Commissione Speciale contro la ‘Ndrangheta, la corruzione e l’illegalità diffusa Arturo Bova ed ha concluso i lavori il Procuratore aggiunto presso la Procura di Cosenza Marisa Manzini. Come sottolineato da Fabio Mercaldo, è di fondamentale importanza non sottovalutare la ‘ndrangheta poiché: “Oggi la ndrangheta non uccide con le pistole, con i fucili, con le bombe e con i mitra. Oggi la ndrangheta ci uccide con le infiltrazioni nei settori strategici dello Stato; Ci ammazza quando monopolizza la sanità calabrese; Ci ammazza quando un nostro parente muore in lista d’attesa per un intervento che non arriverà mai; Ci ammazza quando crolla un ponte costruito da ditte che operano nel rispetto dei dettami mafiosi e non di quelli statali.
A voi tutti allora dico – prosegue Mercaldo – ricordiamoci, nei momenti in cui vacilla la fiducia nei confronti delle istituzioni a causa di uno scandalo riguardante un magistrato, un funzionario amministrativo o ancora un funzionario elettivo, di tutti quegli eroi che ogni giorno lavorano, mettendo a repentaglio la propria vita, affinché noi possiamo vivere la nostra in un clima di giustizia e libertà. Quando vediamo, dunque, quell’albero cadere – conclude Mercaldo – ora sappiamo che c’è anche, d’altro canto, una foresta che cresce ed è lì che noi dobbiamo stare.”
Redazione Calabria 7