Il gup del tribunale di Reggio Calabria ha rinviato a giudizio per associazione mafiosa l’ex vicepresidente del consiglio regionale della Calabria, Alessandro Nicolò. Insieme a Nicolò, il giudice dell’udienza preliminare ha rinviato a giudizio per il reato di concorso esterno in associazione mafiosa anche l’avvocato Demetrio Naccari Carlizzi, ex assessore regionale ai Trasporti durante la legislatura guidata da Agazio Loiero. Con loro, è stato disposto il processo, per il solo reato di corruzione, per l’ex capogruppo regionale del Pd, Seby Romeo, consigliere regionale nella scorsa legislatura guidata da Mario Oliverio.
Alessandro Nicolò, con un passato in Forza Italia, nel 2019, poco prima della fine della passata legislatura, era confluito in Fratelli d’Italia, partito da cui è stato espulso dopo il suo arresto. Seby Romeo deve invece rispondere del reato di corruzione perché avrebbe contattato un militare della Guardia di Finanza per avere notizie su eventuali inchieste a suo carico Demetrio Naccari Carlizzi, già esponente della “Margherita”, è cognato di Giuseppe Falcomata’, attuale sindaco di Reggio Calabria, per averne sposato la sorella. Secondo la Procura distrettuale, rappresentata dal pm Stefano Musolino, le cosche con cui Nicolò e Naccari avrebbero intrattenuto rapporti con i clan della ndrangheta reggina: Libri, De Stefano, Tegano e Serraino.
Alessandro Nicolò, con un passato in Forza Italia, nel 2019, poco prima della fine della passata legislatura, era confluito in Fratelli d’Italia, partito da cui è stato espulso dopo il suo arresto. Seby Romeo deve invece rispondere del reato di corruzione perché avrebbe contattato un militare della Guardia di Finanza per avere notizie su eventuali inchieste a suo carico Demetrio Naccari Carlizzi, già esponente della “Margherita”, è cognato di Giuseppe Falcomata’, attuale sindaco di Reggio Calabria, per averne sposato la sorella. Secondo la Procura distrettuale, rappresentata dal pm Stefano Musolino, le cosche con cui Nicolò e Naccari avrebbero intrattenuto rapporti con i clan della ndrangheta reggina: Libri, De Stefano, Tegano e Serraino.
Tutti rinviati a giudizio gli imputati, dieci, che hanno scelto di essere giudicati col rito ordinario. In otto hanno già scelto di essere giudicati col rito abbreviato
L’indagine, condotta nel 2016 dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria sotto il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia, aveva colpito la cosca Libri, potente compagine della ‘ndrangheta cittadina operante nei quartieri Cannavò, Condera, Reggio Campi, Modena, Ciccarello, San Giorgio e nelle frazioni di Gallina, Mosorrofa, Vinco e Pavigliana. Oltre alla cosca Libri era stata colpita anche la subordinata cosca “Borghetto-Caridi-Zindato”