‘Ndrangheta, clan offriva 150mila euro per attentato a un’auto blindata

La Procura di Reggio Calabria apre un'indagine sul progetto omicida che sarebbe stato portato a con un bazooka o un ordigno telecomandato
'Ndrangheta

La cosca Crea di Rizziconi avrebbe messo a disposizione 150 mila euro per il progetto di attentato già emerso nei giorni scorsi ai danni di un’auto blindata utilizzata da una persona di cui, però, al momento, non si conosce l’identità. Non si sa, in particolare, se l’obiettivo del progetto dovesse essere un magistrato o un testimone di giustizia. E’ quanto é emerso da un’inchiesta condotta dalla Dda di Ancona che il 4 ottobre scorso ha fermato tre persone per l’omicidio di Marcello Bruzzese, fratello del collaboratore di giustizia Girolamo, avvenuto a Pesaro il giorno di Natale del 2018. Per comunicare tra loro gli indagati utilizzavano schede telefoniche olandesi attraverso le quali gli inquirenti hanno trovato una serie di chat in cui si fa riferimento all’attentato, che sarebbe stato portato a termine utilizzando un bazooka o un ordigno esplosivo collegato ad un telecomando. Sul progetto di attentato ha aperto un’inchiesta la Dda di Reggio Calabria, guidata dal procuratore Giovanni Bombardieri e dall’aggiunto Gaetano Paci.

 

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