La prima sezione penale della Corte d’Appello di Catanzaro (presidente Adriana Pezzo, consiglieri Giovanna Mastroianni e Giovanna Gioia) ha annullato la confisca dei beni nei confronti di Nicola Tedesco, 43 anni di Guardavalle, già coinvolto nell’operazione antimafia denominata “Itaca Free Boat” e destinatario di una misura cautelare con l’accusa di essere vicino alla cosca dei Gallace, operante nel basso ionio del Catanzarese.
Confermata la sorveglianza speciale
Confermata la sorveglianza speciale
Accolto il ricorso presentato dagli avvocati Salvatore Staiano e Vincenzo Cicino che avevano impugnato il provvedimento di confisca dei beni emesso in prima istanza dal Tribunale di Catanzaro. I giudici della Corte d’Appello hanno confermato nei confronti di Tedesco la misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con l’obbligo di soggiorno nel comune di residenza per la durata di quattro anni. Tra i beni che tornano nuovamente in suo possesso figurano una ditta individuale con relativo complesso di beni aziendali, un’autovettura e una serie di disponibilità finanziarie.
Catturato in una cella frigorifera
Nicola Tedesco fu catturato dopo un breve periodo di latitanza all’interno di una cella frigorifera di un ristorante di Guardavalle dove si era nascosto per sfuggire all’arresto. Nel 2015 era stato condannato in abbreviato alle pena di quattro anni e quattro mesi di reclusione per il reato di spaccio di droga ma il gip del Tribunale di Catanzaro aveva escluso nei suoi confronti l’aggravante mafiosa. Nel 2017 invece la Corte d’Appello, a parziale riforma della sentenza di primo grado, lo ha assolto per il reato di spaccio e lo ha condannato a quattro anni e tre mesi per estorsione escludendo, anche in questo caso, l’aggravante mafiosa.