Il Tribunale di Catanzaro, sezione misure di prevenzione – in accoglimento delle tesi difensive degli avvocati Salvatore Cerra e Renzo Andricciola – ha revocato il sequestro dei rapporti bancari e finanziari intestati ai familiari di Vincenzino Iannazzo, attesa “la legittima provenienza della totalità delle somme rinvenute negli stessi”. I “sigilli” erano scattati lo scorso 23 settembre sulla scorta di un decreto di sequestro di oltre 200mila euro emesso dal Tribunale, su richiesta della Procura Distrettuale di Catanzaro.
Le indagini patrimoniali, condotte dagli investigatori del Gico del Nucleo di polizia economica e finanziaria della Guardia di Finanza, avevano portato a ricostruire a carico di Iannazzo un complesso patrimoniale il cui valore era stato ritenuto sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati. Somme ritenute dal Tribunale di Catanzaro (presidente Valea e, a latere, i giudici Cappai e De Salvatore) derivanti dallo svolgimento di attività lavorativa con tracciamento della totalità delle operazioni.
Le indagini patrimoniali, condotte dagli investigatori del Gico del Nucleo di polizia economica e finanziaria della Guardia di Finanza, avevano portato a ricostruire a carico di Iannazzo un complesso patrimoniale il cui valore era stato ritenuto sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati. Somme ritenute dal Tribunale di Catanzaro (presidente Valea e, a latere, i giudici Cappai e De Salvatore) derivanti dallo svolgimento di attività lavorativa con tracciamento della totalità delle operazioni.