‘Ndrangheta, muore il boss Umberto Bellocco: era al 41bis da trent’anni

Una denuncia è stata presentata dagli avvocati del detenuto per fare chiarezza su eventuali responsabilità in ordine alle mancate cure da parte dei sanitari
boss umberto bellocco

E’ morto a 85 anni Umberto Bellocco, alias Assu i mazzi, mafioso della ‘ndrangheta considerato lo storico capo dell’omonima cosca fino agli anni ’90. Già detenuto nel carcere Milano Opera in regime 41bis, il boss ha potuto contare sul conforto dei familiari negli ultimi giorni, avendo il suo legale chiesto e ottenuto la sospensione della pena e l’allocazione in regime ospedaliero con possibilità di incontri. Una denuncia è stata presentata dagli avvocati del detenuto per fare chiarezza su eventuali responsabilità in ordine alle mancate cure da parte dei sanitari competenti.

Il primo arresto nell’83

Il primo arresto nell’83

All’inizio degli anni ’80, Umberto Bellocco fu l’artefice della creazione di una nuova organizzazione criminale in Puglia: la Sacra Corona Unita, in opposizione alla nuova camorra organizzata pugliese di Raffaele Cutolo. Fu arrestato una prima volta nell’83, a Lecce, e condannato a 3 anni di carcere per detenzione illegale di armi. In seguito fu accusato anche di diversi omicidi, estorsione, traffico di droga e associazione a delinquere di stampo mafioso, ma fu assolto in molti dei suoi processi. Fu ancora condannato 14 anni per traffico di droga.

Rilasciato nell’88 per lo scadere dei termini di detenzione si diede alla latitanza. Nel 1991 diventò membro della commissione interprovinciale istituita lo stesso anno dopo la Seconda guerra di ‘Ndrangheta. Venne nuovamente arrestato il 16 febbraio 1993. Prese il posto di capobastone suo cugino Gregorio Bellocco arrestato nel febbraio 2005 e Giuseppe Bellocco arrestato nel luglio 2007.

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