“L’attenzione della Dda e dell’intera Procura nel suo insieme, così come delle polizie giudiziarie varie, Questura, Squadra mobile e altre articolazioni, così come Carabinieri e Guardia di Finanza, tutte volte alla massima attenzione verso questo territorio, è altissima. Vi è la necessità di controllo del territorio e, nonostante la pandemia, l’attenzione è ai massimi livelli. Questa operazione si innesta nel solco del controllo del territorio e dell’aggressione dei fenomeni ‘ndranghetisti”. È quanto ha dichiarato il procuratore di Reggio Calabria, Giovanni Bombardieri, illustrando i risultati dell’operazione “Joy’s Seaside”, condotta a Gioia Tauro, dove recentemente il sindaco Aldo Alessio ha lanciato un appello chiedendo maggiore sicurezza e controllo del territorio.
“Attenzione costante su Gioia Tauro”
“Attenzione costante su Gioia Tauro”
“L’operazione di oggi, così come la recente operazione dei Carabinieri sempre su Gioia Tauro, è la migliore risposta che si possa dare all’appello del sindaco che ha chiesto una maggiore sicurezza sul territorio. L’attenzione della magistratura, delle forze di polizia e del comitato provinciale di sicurezza sulle tematiche della sicurezza nella Piana è costante e giornaliera, voglio tranquillizzare il sindaco e la collettività”. Lo ha detto il questore di Reggio Calabria, Bruno Megale, nel corso di una breve introduzione alla conferenza stampa tenuta in remoto per illustrare i dettagli dell’operazione Joy’s Seaside, che ha visto la Polizia di Stato eseguire 17 misure cautelari a Gioia Tauro per associazione per delinquere di tipo mafioso, associazione per delinquere finalizzata al narcotraffico internazionale, concorso in detenzione, vendita e cessione a terzi di sostanze stupefacenti, anche in ingente quantitativo, del tipo cocaina, hashish e cannabis sativa, concorso in detenzione di armi e munizioni, danneggiamento, estorsione ed altri reati.
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