‘Ndrangheta, il boss Rocco Morabito evade da carcere in Uruguay

Rocco Morabito, esponente della ‘Ndrangheta, è evaso dal carcere centrale di Montevideo, in Uruguay, assieme ad altri tre detenuti. Lo scrive il quotidiano locale El Observador che cita il ministero dell’Interno.

I quattro detenuti sono fuggiti nelle prime ore della mattina attraverso un buco fatto nel tetto dell’edificio. Morabito, 53 anni, era stato arrestato nella capitale uruguaiana nel 2017 ed era in attesa della decisione sulla sua estradizione in Italia dove è ricercato da oltre 23 anni, al punto che gli investigatori lo consideravano un vero e proprio esperto di latitanza. Quando fu catturato, in un hotel di Montevideo, era ricercato appunto da 23 anni, trascorsi in varie parti d’Italia e del mondo prima di sistemarsi in Uruguay. Viveva a Punta del Este dove grazie a un documento falso brasiliano aveva ottenuto la carta d’identità uruguaiana. Nato ad Africo, in provincia di Reggio Calabria, il 13 ottobre del 1966, Morabito viveva in Uruguay da una decina d’anni ed era inserito nell’elenco dei latitanti di massima pericolosità stilato dalla Direzione Centrale della Polizia Criminale.

I quattro detenuti sono fuggiti nelle prime ore della mattina attraverso un buco fatto nel tetto dell’edificio. Morabito, 53 anni, era stato arrestato nella capitale uruguaiana nel 2017 ed era in attesa della decisione sulla sua estradizione in Italia dove è ricercato da oltre 23 anni, al punto che gli investigatori lo consideravano un vero e proprio esperto di latitanza. Quando fu catturato, in un hotel di Montevideo, era ricercato appunto da 23 anni, trascorsi in varie parti d’Italia e del mondo prima di sistemarsi in Uruguay. Viveva a Punta del Este dove grazie a un documento falso brasiliano aveva ottenuto la carta d’identità uruguaiana. Nato ad Africo, in provincia di Reggio Calabria, il 13 ottobre del 1966, Morabito viveva in Uruguay da una decina d’anni ed era inserito nell’elenco dei latitanti di massima pericolosità stilato dalla Direzione Centrale della Polizia Criminale.

Era ricercato dal 1994, per associazione di tipo mafioso, associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti ed altri gravi reati; deve espiare la pena di 30 anni di reclusione. Il 10 febbraio 1995 erano state diramate le ricerche in campo internazionale, per l’arresto ai fini estradizionali.

Redazione Calabria 7

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