La cosca di ‘ndrangheta Presta, colpita dall’operazione “Valle dell’Esaro”, condotta stamane dalla Squadra Mobile di Cosenza, “controllava la squadra di calcio del Roggiano Gravina, condizionandone tutte le dinamiche”.
Lo ha rivelato il vicequestore di Cosenza, dirigente della Mobile, Fabio Catalano, nel corso della conferenza stampa convocata nella Procura di Catanzaro per illustrare i dettagli dell’operazione. Secondo quanto riferito dagli investigatori in occasione dell’incontro con i giornalisti, tra l’altro, “tutti i componenti della squadra, dall’allenatore ai giocatori, acquistavano sostanze stupefacenti fornite dalla cosca, e un esponente di spicco del clan, Giuseppe Presta, era uno dei giocatori”.
Lo ha rivelato il vicequestore di Cosenza, dirigente della Mobile, Fabio Catalano, nel corso della conferenza stampa convocata nella Procura di Catanzaro per illustrare i dettagli dell’operazione. Secondo quanto riferito dagli investigatori in occasione dell’incontro con i giornalisti, tra l’altro, “tutti i componenti della squadra, dall’allenatore ai giocatori, acquistavano sostanze stupefacenti fornite dalla cosca, e un esponente di spicco del clan, Giuseppe Presta, era uno dei giocatori”.
Redazione Calabria 7