La Direzione investigativa antimafia ha eseguito un provvedimento di confisca beni da 4 milioni di euro – emesso dal tribunale di Torino – nei confronti di un commercialista, già raggiunto da ordinanza di custodia cautelare in carcere nell’ambito di una precedente operazione, effettuata dalla Dia nel 2015. Il professionista – scrivono gli inquirenti – sarebbe il contabile di riferimento di una nota famiglia ‘ndranghetista ramificata nella provincia piemontese e coinvolta in sequestri di persona e narcotraffico internazionale. L’inchiesta partita nel 2015 aveva permesso, tra l’altro, di riscontrare come l’uomo avesse stilato un vero e proprio “vademecum” per la realizzazione di frodi fiscali all’Iva nazionale e dell’Unione europea.
Il sequestro
Il sequestro
I beni del provvedimento consistono in 4 imprese (e 2 quote sociali) operanti nei settori edile, agricolo e dell’esercizio dell’attività professionale di commercialista ed esperto contabile, 66 beni immobili (ubicati in Piemonte ed in Basilicata), 8 beni mobili registrati e 18 rapporti finanziari. Con il medesimo provvedimento è stata disposta anche la sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno nel Comune di residenza per un periodo di tre anni.