Due ergastoli ed una condanna a 30 anni di reclusione. Si è concluso così, in Cassazione, un troncone del processo nato dall’operazione antimafia della Dda di Catanzaro denominata “Gringia” e relativa alla faida fra il clan Patania di Stefanaconi, nel Vibonese, e il clan dei Bartolotta dello stesso paese. Per l’omicidio di Giuseppe Matina (alias “Gringia”), consumato a Stefanaconi il 20 febbraio 2012, quali mandanti del fatto di sangue sono stati condannati alla pena dell’ergastolo i fratelli Giuseppe e Salvatore Patania, rispettivamente di 40 e 42 anni, mentre 30 anni di reclusione sono stati inflitti al terzo fratello Saverio Patania di 44 anni. Per altri fatti di sangue contestati nell’ambito dell’operazione “Gringia” si è invece proceduto con un distinto processo.