La polizia di Reggio Emilia ed i carabinieri di Modena stanno eseguendo dieci misure cautelari nell’ambito di un’operazione contro la ‘ndrangheta, nome in codice “Perseverance”. Si tratta di sette custodie in carcere, due domiciliari e una misura interdittiva, disposte dal gip di Bologna su richiesta della Dda.
L’accusa è associazione di tipo mafioso finalizzata, tra l’altro, all’attività di recupero credito di natura estorsiva e al trasferimento fraudolento di valori mediante l’attribuzione fittizia della titolarità o disponibilità di denaro, beni o altre utilità, al fine di eludere le disposizioni di legge in materia di misure di prevenzione patrimoniali, o di agevolare la commissione di riciclaggio e di reimpiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, anche tramite falsità ideologiche in atti pubblici commesse da pubblici ufficiali e da privati. Sono in corso 35 perquisizioni nelle province di Reggio Emilia, Modena, Ancona, Parma, Crotone, Milano, Prato, Pistoia e Latina. Sono 29 gli indagati, tutti italiani.
L’accusa è associazione di tipo mafioso finalizzata, tra l’altro, all’attività di recupero credito di natura estorsiva e al trasferimento fraudolento di valori mediante l’attribuzione fittizia della titolarità o disponibilità di denaro, beni o altre utilità, al fine di eludere le disposizioni di legge in materia di misure di prevenzione patrimoniali, o di agevolare la commissione di riciclaggio e di reimpiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, anche tramite falsità ideologiche in atti pubblici commesse da pubblici ufficiali e da privati. Sono in corso 35 perquisizioni nelle province di Reggio Emilia, Modena, Ancona, Parma, Crotone, Milano, Prato, Pistoia e Latina. Sono 29 gli indagati, tutti italiani.
Bonaccini: “Sostegno agli inquirenti”
“A nome della comunità regionale, voglio ringraziare gli inquirenti e gli agenti impegnati nell’operazione contro la ‘ndrangheta in Emilia-Romagna, che da questa mattina all’alba sta portando ad arresti e perquisizioni in province emiliane e di altre regioni, per ipotesi di reato che vanno dall’associazione di stampo mafioso all’estorsione e riciclaggio. In particolare, alla Procura della Repubblica di Bologna – Direzione Distrettuale Antimafia, al Comando provinciale di Modena dell’Arma dei carabinieri e alla polizia di Reggio Emilia”.
Così il presidente della Regione, Stefano Bonaccini: “Non deve mai mancare il sostegno a chi ogni giorno si batte per prevenire ed estirpare presenza e consolidamento di mafie e criminalità organizzata, che nella quotidianità deve essere accompagnato dall’impegno di tutti, istituzioni e cittadini, per il rispetto e la promozione della legalità e del convivere civile. Come Regione – chiosa Bonaccini – prosegue la nostra stretta collaborazione con le autorità inquirenti e le Prefetture su questo fronte”.