La Corte d’Appello riforma la sentenza perché il fatto non sussiste: entrambi gli imputati erano stati condannati in primo grado
Assolti dall’accusa di associazione mafiosa perché il fatto non sussiste. Pasquale Mercuri e Francesco Morello, coinvolti nell’inchiesta Nuove Leve, erano entrambi accusati di associazione mafiosa e, in particolare, di appartenere al clan Giampà di Lamezia Terme. In primo grado erano stati condannati rispettivamente ad una pena di 12 anni e 7 anni di reclusione. La nuova sentenza, emessa questa mattina la Corte d’Appello di Catanzaro, assolve completamente i due imputati dai reati disponendo, inoltre, la scarcerazione e la revoca delle pene accessorie. Il collegio difensivo è composto dall’avvocato Antonio Larussa e Domenico Villella.
Assolti dall’accusa di associazione mafiosa perché il fatto non sussiste. Pasquale Mercuri e Francesco Morello, coinvolti nell’inchiesta Nuove Leve, erano entrambi accusati di associazione mafiosa e, in particolare, di appartenere al clan Giampà di Lamezia Terme. In primo grado erano stati condannati rispettivamente ad una pena di 12 anni e 7 anni di reclusione. La nuova sentenza, emessa questa mattina la Corte d’Appello di Catanzaro, assolve completamente i due imputati dai reati disponendo, inoltre, la scarcerazione e la revoca delle pene accessorie. Il collegio difensivo è composto dall’avvocato Antonio Larussa e Domenico Villella.
Redazione Calabria 7