‘Ndrangheta, prestiti usurari a piccolo imprenditore: tre arresti nel Cosentino (NOMI)

Usura in concorso, estorsione ed esercizio abusivo dell’attività finanziaria con l’aggravante del metodo mafioso sono i reati contestati a vario titolo
scalea

Tre persone, appartenenti allo stesso nucleo familiare, sono state arrestate dai carabinieri della compagnia di Scalea – in provincia di Cosenza. Si tratta di Vito, Tammaro e Pasquale Dellagatta (rispettivamente di 50, 45 e 72 anni) accusati a vario titolo di usura in concorso, estorsione, ed esercizio abusivo dell’attività finanziaria con l’aggravante del metodo mafioso. L’indagine, coordinata dalla Dda di Catanzaro, ha avuto origine nel settembre 2021 dalla denuncia di un’attività di usura ai danni di un piccolo imprenditore locale e gestore di un lido a Scalea.

Le indagini

Le indagini

Le indagini della Compagnia dei Carabinieri è proseguita con attività tecniche da cui è emersa una ulteriore vicenda relativa ad una presunta estorsione ai danni di un altro imprenditore. Per le presunte condotte illecite, è stata ritenuta la sussistenza dell’aggravante del metodo mafioso in quanto sarebbero state poste in essere avvalendosi della forza intimidatrice derivante dal vincolo associativo riconducibile a una cosca di ‘ndrangheta operante sul territorio. Con il provvedimento restrittivo sono stati disposti la misura cautelare in carcere nei confronti di due indagati e gli arresti domiciliari nei confronti di un altro. È stato anche eseguito in relazione al reato di usura contestato, il sequestro preventivo di beni per un totale di circa 250mila euro, tra cui un magazzino di 100 metri quadri.

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