Dalle prime luci dell’alba oltre 150 finanzieri del Comando provinciale di Catanzaro e del Servizio centrale investigazione criminalità organizzata di Roma, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, hanno dato esecuzione alla ordinanza di misura cautelare custodiale emessa dal gip del Tribunale Catanzaro Gabriella Logozzo, su richiesta del sostituto procuratore Debora Rizza e del procuratore aggiunto Vincenzo Capomolla sotto il coordinamento del procuratore Nicola Gratteri, nei confronti di esponenti di una organizzazione transnazionale dedita al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, riconducibile ai Gallace, storica famiglia della criminalità organizzata calabrese, radicata a Guardavalle, nel versante ionico catanzarese (LEGGI).
Dalle prime luci dell’alba oltre 150 finanzieri del Comando provinciale di Catanzaro e del Servizio centrale investigazione criminalità organizzata di Roma, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, hanno dato esecuzione alla ordinanza di misura cautelare custodiale emessa dal gip del Tribunale Catanzaro Gabriella Logozzo, su richiesta del sostituto procuratore Debora Rizza e del procuratore aggiunto Vincenzo Capomolla sotto il coordinamento del procuratore Nicola Gratteri, nei confronti di esponenti di una organizzazione transnazionale dedita al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, riconducibile ai Gallace, storica famiglia della criminalità organizzata calabrese, radicata a Guardavalle, nel versante ionico catanzarese (LEGGI).
Operazione “Molo 13”
Sono state eseguite le misure cautelari custodiali nei confronti di 20 indagati, gravemente indiziati a vario titolo, di associazione dedita al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, commercio di sostanze stupefacenti e detenzione abusiva di arma da fuoco. Contestualmente è in corso un’operazione della Direzione distrettuale antimafia di Firenze su un’articolazione della stessa cosca sul territorio di Livorno dove sono stati eseguiti altri arresti e perquisizioni (LEGGI).
Il filone toscano
Proprio in Toscana, i carabinieri hanno eseguito tre distinte ordinanze di custodia cautelare. Le indagini, delegate dalla direzione distrettuale antimafia di Firenze, riguardano tre filoni collegati tra loro in materia di inquinamento ambientale, narcotraffico internazionale, estorsione e illecita concorrenza, reati tutti aggravati sia dall’agevolazione che dal metodo mafioso, in favore di potenti cosche di ‘ndrangheta. Le operazioni sono a loro volta connesse a quella coordinata dalla Dda di Catanzaro. Arrestate 23 persone in totale, oltre al sequestro preventivo di beni per circa 20 milioni di euro.