“‘Ndrangheta stragista”, Adornato non sarà sentito sui rapporti tra clan calabresi e siciliani

La Corte d’assise d’appello di Reggio ha rigettato la richiesta di audizione, avanzata da uno degli avvocati della difesa, nel processo per il duplice omicidio dei carabinieri Antonino Fava e Vincenzo Garofalo
'Ndrangheta stragista

La Corte d’assise d’appello di Reggio Calabria – presidente Bruno Muscolo, a latere, Giuliana Campagna – ha rigettato la richiesta di audizione, avanzata da uno degli avvocati della difesa, nel processo per il duplice omicidio dei carabinieri Antonino Fava e Vincenzo Garofalo, avvenuto il 18 gennaio del 1994. Sono imputati il boss del mandamento palermitano di ‘Brancaccio’, Giuseppe Graviano, e il capo ‘ndrangheta di Melicucco (Reggio Calabria), Rocco Santo Filippone, ‘uomo riservato’ dei Piromalli.

La richiesta, avanzata dall’avvocato Guido Contestabile, difensore di Filippone, riguardava l’audizione di Francesco Adornato, fra i protagonisti di un’intercettazione del 17 gennaio 2021. In quella circostanza due pregiudicati, Adornato e Giuseppe Ferraro, commentavano nell’oleificio del Ferraro, in contrada ‘Tana’ di Rizziconi, comune limitrofo a Gioia Tauro, gli esiti di un summit tenuto da numerosi capi ‘ndrangheta calabresi nel 1992 in un residence di Marina di Nicotera (Vibo Valentia). Nell’incontro l’organizzazione criminale calabrese doveva decidere se aderire o meno alla richiesta di Cosa nostra di un attacco alle istituzioni e a rappresentanti dello Strato, come poi avvenuto con gli attentati dinamitardi di Roma, Firenze e Milano e le uccisioni e i ferimenti dei carabinieri, tra il 1993 e il 1994.

La richiesta, avanzata dall’avvocato Guido Contestabile, difensore di Filippone, riguardava l’audizione di Francesco Adornato, fra i protagonisti di un’intercettazione del 17 gennaio 2021. In quella circostanza due pregiudicati, Adornato e Giuseppe Ferraro, commentavano nell’oleificio del Ferraro, in contrada ‘Tana’ di Rizziconi, comune limitrofo a Gioia Tauro, gli esiti di un summit tenuto da numerosi capi ‘ndrangheta calabresi nel 1992 in un residence di Marina di Nicotera (Vibo Valentia). Nell’incontro l’organizzazione criminale calabrese doveva decidere se aderire o meno alla richiesta di Cosa nostra di un attacco alle istituzioni e a rappresentanti dello Strato, come poi avvenuto con gli attentati dinamitardi di Roma, Firenze e Milano e le uccisioni e i ferimenti dei carabinieri, tra il 1993 e il 1994.

Audizione ritenuta “non indispensabile”

Il presidente del collegio, dopo una breve camera di consiglio, ha ritenuto “non indispensabile” l’audizione di Adornato. I difensori, invece, hanno convenuto con la richiesta del procuratore generale di udienza, Giuseppe Lombardo, di depositare agli atti del processo le relazioni di servizio dei carabinieri di Gioia Tauro e del reparto operativo provinciale sulle attività di identificazione e di controllo del Ferraro e di Adornato, come emerso nella recente inchiesta ‘Hybris’ dello scorso 6 marzo.

L’udienza riprenderà il prossimo 23 marzo

Infine, la Corte d’assise d’Appello ha acquisito la trascrizione peritale del dialogo di Francesco Adornato con Giuseppe Ferraro, redatta dal tecnico Vincenzo Ventra che, sollecitato dal rappresentante dell’accusa e dallo stesso presidente del Collegio, ha definito la condizione dell’audio “abbastanza buona, nonostante qualche fruscio”. L’udienza riprenderà il prossimo mercoledì, 23 marzo, con l’avvio della discussione del rappresentante dell’accusa, Giuseppe Lombardo.

© Riproduzione riservata

TI POTREBBE INTERESSARE
“Ci siamo mancati?” si è chiesto e ha chiesto il cantautore milanese ai tantissimi arrivati da ogni parte della Calabria e anche dalla vicina Sicilia
L'associazione degli industriali vibonesi ritiene legittima la scelta del "re del Tonno" di non iscrivere la squadra di volley al campionato
Saranno finanziati nuovi impianti di mandorlo, castagno, pistacchio, noce e nocciolo, promuovendo l’ammodernamento dei sistemi di irrigazione
Il presidente della Regione ad Agorà: "Ecco cosa sto facendo per evitare che in Calabria si verifichi ciò che è accaduto in Emilia Romagna"
Parlano i legali della dottoressa Giovanna Malara: "E' venuta meno l'incerta e precaria 'base' del licenziamento senza preavviso"
I Baschi Verdi, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Crotone, hanno effettuato due distinti interventi
Le dichiarazioni del neo pentito Megna: "Ho saputo che a sparare a Giovanni Rizzo e a zia Romana sono stati Peppe e suo padre Pantaleone"
L’uomo è stato stroncato da un infarto. Inutile la corsa in macchina con il fratello verso l’Ospedale più vicino al suo paese
Dai cinghiali ai lupi, nuova emergenza per le aziende agricole del territorio. La denuncia degli allevatori: "Nessuno ci risarcisce"
"In Calabria, ultima per PIL pro capite e con i redditi tra i più bassi del Paese, a farla da padrone è il lavoro nero/grigio nel privato"
RUBRICHE

Calabria7 utilizza cookie, suoi e di terze parti, per offrirti il miglior servizio possibile, misurare il coinvolgimento degli utenti e offrire contenuti mirati.

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Catanzaro n.1 del Registro Stampa del 7/02/2019.

Direttore Responsabile Mimmo Famularo
Caporedattore Gabriella Passariello

Calabria7 S.r.l. | P.Iva 03674010792

2023 © All rights reserved