“Siamo no-mask perché nessuno deve venire a dirci ‘alzati la mascherina’. Il vaccino al Covid? Non lo faremo: è come fare il vaccino per il raffreddore”. È la voce che arriva dalla Reggio Calabria negazionista, quella parte che un po’ tutti vorremmo negare esista ma che purtroppo c’è e si vede. Non come il Covid, verrebbe facile la controreplica. Loro invece si sono fatti vedere, eccome. Assembrati e rigorosamente senza mascherine. Perché non credono alla pandemia e sono certi che dietro a quel “banale raffreddore” ci sia un complotto studiato a tavolino dai poteri forti. I numeri del resto sono strumenti in mano a chi ci controlla. I cinque morti di ieri in Calabria non fanno testo. Così come le 169 vittime di “casa nostra” dall’inizio della pandemia. Per non parlare di un sistema sanitario in chiara sofferenza e delle diverse grida di allarme lanciate dai reparti di tutta Italia. Ma per chi ieri è sceso in piazza Carmine a Reggio Calabria non è vero niente: “Le mascherine non servono a nulla, se non ad aggravare le nostre condizioni di salute. Imporre la mascherina ad un anziano significa condannarlo ad una morte sicura”. E ancora: “Il Grande Ospedale Metropolitano è vuoto, non c’è nessuno. Né un’ambulanza in entrata né un’ambulanza in uscita, né di stanza, ferma lì”.
Proprio quando il sindaco d Reggio, Giuseppe Falcomatà, in un post su Facebook prendeva le distanze dall’atteggiamento di molti suoi concittadini che, come nulla fosse, ieri hanno invaso le vie del Corso. “Queste immagini – ha scritto – sono uno schiaffo a quei morti, a quelle persone ammalate, agli imprenditori che hanno dovuto chiudere le loro attività e ai bambini che da lunedì non potranno tornare a scuola”.
Proprio quando il sindaco d Reggio, Giuseppe Falcomatà, in un post su Facebook prendeva le distanze dall’atteggiamento di molti suoi concittadini che, come nulla fosse, ieri hanno invaso le vie del Corso. “Queste immagini – ha scritto – sono uno schiaffo a quei morti, a quelle persone ammalate, agli imprenditori che hanno dovuto chiudere le loro attività e ai bambini che da lunedì non potranno tornare a scuola”.
(foto tratta da dispaccio.it)