Si sarebbe ustionata durante un bagnetto la neonata trovata morta in culla in un’abitazione di Santa Maria a Vico, nel Casertano. Questo, almeno, avrebbero raccontato agli investigatori i genitori, una coppia giovanissima: lei 19 anni e lui 26. Da quanto raccontato, le ustioni sul corpicino sarebbero state provocate dall’acqua bollente uscita dal rubinetto per errore. Una pediatra contattata dalla madre e dal papà della piccola aveva prescritto un medicinale proprio per tamponare le bruciature.
Attesa per l’autopsia
Attesa per l’autopsia
Una versione, questa dei genitori, che gli investigatori stanno ancora verificando. Sarà l’autopsia a dare qualche certezza sulle cause della morte della piccola, nata un mese e mezzo fa. Sul corpicino erano presenti, secondo quanto hanno rilevato gli operatori del 118 intervenuti dopo la richiesta di soccorso, ecchimosi e scottature. I genitori della bambina, che hanno due figli di due e quattro anni, hanno raccontato ai carabinieri della compagnia di Maddaloni che la figlia si era addormentata dopo avere fatto un bagnetto e che non si era più svegliata.
Il paese è sotto shock
Le scottature e le ecchimosi sul corpo della piccola hanno fatto insospettire i carabinieri. La Procura di Santa Maria Capua Vetere aspetta adesso che l’autopsia chiarisca il motivo dei lividi e delle scottature. I carabinieri hanno sequestrato i cellulari dei genitori per ricostruire le ultime ore prima dell’allarme. L’episodio ha scioccato la comunità di Santa Maria a Vico, dove la famiglia è molto conosciuta. L’autopsia sarà effettuata nel reparto di Medicina legale dell’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano.
Allertati i servizi sociali
“Aspettiamo di sapere cosa è accaduto, ma nel frattempo abbiamo attivato i servizi sociali”. Lo ha detto Andrea Pirozzi, sindaco di Santa Maria a Vico. La tragedia è avvenuta in un’abitazione di via Mandre, nell’omonima borgata che sorge alla periferia del comune casertano. Pirozzi conosce bene i genitori della coppia: “Sono due commercianti molto conosciuti qui”, ha spiegato, “hanno fatto tanti sacrifici per far crescere i due figli. Tra l’altro non stanno neanche bene in salute, ma comunque hanno sempre sostenuto il figlio 26enne, che fa lavori saltuari”. Ha aggiunto: “Ora dobbiamo pensare a stare vicini alla famiglia della bimba per questa grande tragedia”.