Il consigliere regionale Nicola Paris lascia l’Udc. In una lettera indirizzata al segretario nazionale del partito, Antonio De Paoli, e al commissario dell’Udc calabrese, Nunzio Testa, Paris parla di “decisione difficile e sofferta che ha ingenerato dentro di me un profondo rammarico e lo scoramento nell’assistere, giorno dopo giorno, al lento naufragio politico del partito, i cui vertici non sono riusciti in questo anno di legislatura a valorizzare politicamente lo straordinario risultato elettorale conseguito nella provincia di Reggio Calabria in virtù dell’impegno e della coesione di tutti i candidati, aggregati grazie all’ottimo lavoro svolto dall’ex vicecoordinatore regionale Luigi Fedele”. Paris precisa che la sua scelta di lasciare l’Udc “nulla ha a che vedere con quanto recentemente successo all’ex segretario nazionale Lorenzo Cesa e al coordinatore regionale Francesco Talarico, ai quali auguro di poter al più presto dimostrare l’assoluta estraneità ai fatti loro contestati confidando nel lavoro della magistratura verso la quale ho stima e fiducia”.
Il consigliere regionale contesta, inoltre, il suo “mancato coinvolgimento, vista la delicata fase, alla riunione organizzata dalla direzione calabrese dell’Udc lo scorso 25 gennaio a Lamezia Terme e della quale ne ho appreso i contenuti solo a mezzo stampa. Non è questo – spiega Parisi – il mio modo di intendere la politica e di accettare le sfide che ci attendono per la nostra amata regione”. Paris, poi, evidenzia: “Lascio, oggi, il partito con tanta amarezza e rabbia, consapevole di essermi speso con tutte le energie in corpo per rendere questo progetto il più ampio e inclusivo possibile. Prendo atto – continua – che non sono riuscito a imprimere a quella classe dirigente, oramai piegata su sé stessa, il necessario cambio di direzione verso una politica rivolta esclusivamente al servizio dei calabresi. Concludo – dice – rinnovando il mio impegno nel segno della continuità con quello stile politico che ha sempre contraddistinto il mio operato, con l’obiettivo di fare da trait d’union fra le persone e le istituzioni, onorando con concretezza, passione, trasparenza e competenza il consenso e l’affetto di coloro che mi hanno accordato la loro fiducia”.
Il consigliere regionale contesta, inoltre, il suo “mancato coinvolgimento, vista la delicata fase, alla riunione organizzata dalla direzione calabrese dell’Udc lo scorso 25 gennaio a Lamezia Terme e della quale ne ho appreso i contenuti solo a mezzo stampa. Non è questo – spiega Parisi – il mio modo di intendere la politica e di accettare le sfide che ci attendono per la nostra amata regione”. Paris, poi, evidenzia: “Lascio, oggi, il partito con tanta amarezza e rabbia, consapevole di essermi speso con tutte le energie in corpo per rendere questo progetto il più ampio e inclusivo possibile. Prendo atto – continua – che non sono riuscito a imprimere a quella classe dirigente, oramai piegata su sé stessa, il necessario cambio di direzione verso una politica rivolta esclusivamente al servizio dei calabresi. Concludo – dice – rinnovando il mio impegno nel segno della continuità con quello stile politico che ha sempre contraddistinto il mio operato, con l’obiettivo di fare da trait d’union fra le persone e le istituzioni, onorando con concretezza, passione, trasparenza e competenza il consenso e l’affetto di coloro che mi hanno accordato la loro fiducia”.