Occhiuto si è detto convinto che “dalla Calabria può partire un modello organizzativo differente che vede coinvolti tutti gli attori sociali”. Un modello che, secondo il presidente della Regione, bisognerà “applicare anche in altri ambiti”. Inoltre, Occhiuto ha parlato di un’attività “preziosissima svolta dall’Arma dei carabinieri, alla quale sono davvero riconoscente per il lavoro svolto. Sono contento che si sia creata questa sinergia”. Quello di oggi, però, secondo Occhiuto, non è un punto di arrivo, perché “bisognerà moltiplicare gli sforzi. Ritengo che se un soggetto appicca un incendio, se non viene beccato continuerà a comportarsi allo stesso modo”. Il presidente della Regione ha precisato inoltre che, nell’attività di prevenzione degli incendi, “non abbiamo speso di più”.

Salsano: “Campagna da ripetere”

Secondo il comandate della Legione carabinieri Calabria, generale Pietro Salsano, si tratta di “una campagna da ripetere senz’altro. Quest’anno con la Regione Calabria e con i Carabinieri forestali abbiamo voluto dare un segnale importante dopo quello che era successo nel 2021, e alla fine di questa attività i risultati sono sicuramente incoraggianti, sia in termini di numero complessivo degli incendi sia in termini di superficie delle aree boschive interessate dagli incendi, che hanno registrato un fortissimo calo: era la cosa più importante, quella a cui tenevamo maggiormente”.

“L’accordo interistituzionale con la Regione e con le sue strutture – ha spiegato il generale Salsano – ci ha permesso di portare avanti un impegno molto importante. Lo scopo della nostra azione comunque è anche quello di incoraggiare i cittadini a denunciare chi appicca gli incendi e ad essere anche più attenti alla pulizia dei fondi agricoli e anche dei cigli delle strade, che spesso sono la causa dell’attivazione degli incendi. Il progetto non va potenziato, va solo consolidato nel tempo, ribadito e replicato contando anche – ha proseguito il comandante della Legione Carabinieri Calabria – su una maggiore partecipazione anche di altri enti e di altre associazioni”.

I dati

Dai dati emerge anzitutto la contrazione complessiva del numero degli incendi in Calabria nel 2022 rispetto al 2021: in provincia di Catanzaro sono stati 94 (-33%), in provincia di Cosenza 315 (-12,5%), in provincia di Crotone 140 (-75%), in provincia di Reggio Calabria 67 (-41%), mentre l’unica provincia ad aver registrato più incendi quest’anno è stata Vibo Valentia (60, rispetto ai 44 del 2021). Sono diminuiti anche gli ettari di aree boscate colpite e distrutte dagli incendi: -91% in provincia di Catanzaro,-71% in provincia di Cosenza, -90,8% in provincia di Reggio Calabria, -27% in provincia di Vibo Valentia. Unica eccezione la provincia di Crotone (+177,6% nel 2022).

Più persone denunciate

Quanto all’attività di contrasto, in Calabria nell’anno in corso accertati 205 illeciti; segnalate all’autorità giudiziaria 22 persone, delle quali 4 sono state arrestate, mentre le persone sanzionate sono state 239. I controlli totali sono stati 2.230, il valore delle sanzioni comminate è stato di oltre 163 mila euro. Le forze impiegate nella campagna antincendi in Calabria sono state la Protezione civile e Calabria Verde, per la Regione, e i carabinieri territoriali e forestali con il supporto dello squadrone Cacciatori e del reggimento a cavallo. Tra i mezzi impiegati droni, fototrappole, Gps, telefoni satellitari, termocamere e visori notturni.

Non solo contrasto agli incendi boschivi. Anche in materia di depurazione, infatti, secondo Occhiuto, “il contributo dell’Arma dei carabinieri è stato preziosissimo. Abbiamo dimostrato – ha concluso il governatore – che quando c’è sinergia si può raccontare un’altra Calabria al Paese”.