La Polizia ha eseguito un decreto di perquisizione delegata da Alberto Nobili, coordinatore della sezione distrettuale Antiterrorismo della Procura di Milano nei confronti di un 19enne milanese – Gabriele ‘Zeno’ Molgora – indagato per istigazione a delinquere aggravato dal mezzo telematico. Attraverso i social il ragazzo, fin dalla scorsa estate, era diventato il punto di riferimento per i No Vax, ideando e lanciando per la prima volta il corteo da Piazza Fontana il sabato pomeriggio. È accusato di essere uno degli agitatori principali della chat Telegram “No Green-pass”.
“Intossicazione informativa”
“Intossicazione informativa”
Il giovane era già stato denunciato per aver preso parte ad iniziative No Green Pass non preavvisate e dallo scorso settembre è stato sottoposto dal questore di Milano Giuseppe Petronzi a Daspo urbano e non ha più partecipato alle manifestazioni del sabato. Lo scorso 20 novembre il diciannovenne ha lanciato sui social una mobilitazione nazionale per il prossimo sabato 27 novembre in piazza Duomo, sostenendo che vi avrebbe preso parte un milione di persone ed esortando i partecipanti a portare ed accendere torce da stadio. Così, per gli investigatori, avrebbe creato “una situazione di intossicazione informativa, disorientando gli stessi manifestanti talora forse non consapevoli di dare seguito ad indicazioni di un organizzatore malevolo e virtuale”.
Nel corso di una prima analisi del suo cellulare è emerso come il giovane abbia inviato, via Telegram, mille certificati, intestati ad altrettanti soggetti, su cui sono in corso accertamenti per rintracciarne l’origine. L’uomo ha ammesso di averli scaricati dalla rete e distribuiti gratuitamente a più utenti possibile. Per tale motivo – come riporta La Repubblica -, è stato denunciato anche per il reato di ricettazione, con altri due soggetti, individuati tra i destinatari dei file contenenti i Green Pass, e sottoposti a perquisizione e sequestro dei device. Nel corso della perquisizione sono stati anche sequestrati un’accetta ed un coltello, trovatiall’interno di uno zaino attrezzato con diversi kit di sopravvivenza e un tirapugni. Infine, sono stati cautelativamente ritirate dalla Questura due armi, regolarmente denunciate dal giovane, titolare di licenza di porto d’armi ad uso sportivo.