di Bruno Mirante – Le trattative sono in corso e l’ultima parola non sarà pronunciata fino a quando il Decreto Calabria bis non verrà convertito in legge. La nomina del manager romagnolo alla guida della sanità calabrese non piace ad un nutrito gruppo di rappresentanti istituzionali dei 5 Stelle che, dal canto loro, lavorano se non alla sua sostituzione con il fondatore di Emergency Gino Strada, quantomeno alla nomina di quest’ultimo come sub commissario dagli ampi e rinnovati poteri. I malumori erano nell’aria già all’indomani delle ormai celebri interviste di Cotticelli prima e di Zuccatelli poi, ma oggi i “dissidenti” a 5 Stelle escono allo scoperto: “Dopo un sofferto confronto istituzionale durato un’intera giornata, a seguito della bufera che ha travolto il generale Saverio Cotticelli, non possiamo che prendere le distanze dalla nomina di Giuseppe Zuccatelli come commissario straordinario della sanità calabrese che ha creato grande imbarazzo tra noi portavoce del Movimento 5 Stelle”. A metterlo nero su bianco sono l’europarlamentare Laura Ferrara e i parlamentari e i consiglieri comunali del Movimento eletti in Calabria: Granato, Auddino, Abate, Scutellà, Barbuto, Sapia, Melicchio, Corrado, Marasco, Giorno, Anselmo, Santoro, Gioè.
Le persone giuste come il fondatore di Emergency. A favore della nomina di Strada è partito un tam tam sui social che ha spinto un gruppo di cittadini a lanciare una petizione: “Il commissario Cotticelli si è dimesso dopo l’intervista su RAI 3. Non ha messo in atto il Piano Covid e soprattutto non era a conoscenza di doverlo fare – scrivono i promotori della petizione che conta già circa 2000 adesioni. Il Presidente Conte ha dichiarato “I Cittadini meritano una persona capace di affrontare la complessa sfida”, noi proponiamo Gino Strada”.
La posizione del neo commissario alla sanità calabrese si è fortemente e nuovamente incrinata a seguito della smentita relativa al cosiddetto “video negazionista”, Il collettivo Fe.min di Cosenza ha dimostrato che quelle affermazioni non erano riferibili alla prima fase della pandemia ma “solo” al 27 maggio scorso. Ora toccherà al governo dirimere le controversie, ma molti nel movimento 5 Stelle (a cominciare da quei parlamentari calabresi che non hanno firmato la nota di dissenso) credono che difficilmente i partners dell’Esecutivo “rinunceranno” a Zuccatelli. Per questa ragione si lavora ad una “mediazione” con Strada (ammesso che accetti) nel ruolo di vice Zuccatelli.
LEGGI ANCHE| Sanità in Calabria: Morra, il Governo lavora per coinvolgere Gino Strada