“È sconcertante leggere su alcuni mass media la parola ‘sconfitto’ in relazione al magistrato Gratteri, in merito alla scelta del nuovo procuratore nazionale antimafia”. Lo affermano in una nota congiunta i parlamentari M5s della Commissione Antimafia sulla nomina di Giovanni Melillo a nuovo procuratore nazionale antimafia. “Se, da una parte, auguriamo un proficuo buon lavoro al dottor Melillo – aggiungono – dall’altra parte evidenziamo che l’immane e coraggioso lavoro svolto da Gratteri deve essere valorizzato e protetto. Nel contrasto alle mafie, gli unici che devono essere sconfitti sono i mafiosi, non certo questo o quel magistrato e, peraltro, il Csm ha preso la sua decisione in completa autonomia, com’è giusto che sia. È indubbio che la ‘ndrangheta sia l’organizzazione più pericolosa al momento, come è indubbio che gli ultimi tre procuratori nazionali siano stati campani”.
Il voto dei ‘grillini’ nel Plenum del Csm
Il voto dei ‘grillini’ nel Plenum del Csm
Per i pentastellati “non è il momento di creare divisioni ma è dovere di tutti serrare le fila, perché crediamo che il lavoro di squadra tra il nuovo Pna e il dottor Gratteri possa giovare al Paese tutto. L’Italia – concludono i componenti pentastellati dell’Antimafia – ha bisogno di magistrati competenti e coraggiosi e Gratteri rappresenta uno degli esempi migliori di uomo delle Istituzioni che, da sempre, sacrifica la propria vita per il bene di tutti”. Nota a margine: tra i tredici che hanno votato a favore di Melilli figurano, oltre ai cinque consiglieri che rappresentano l’ala sinistra del Csm (Area), anche i due professori indicati da M5S, Alberto Maria Benedetti e Filippo Donati. Senza la loro preferenza si sarebbe andato al ballottaggio. Tra i ‘grillini’ l’unico a votare a favore di Gratteri è stato il giurista calabrese di Catanzaro Fulvio Gigliotti.
Colpo di mano del Csm: Melillo preferito a Gratteri come nuovo procuratore nazionale della Dna