Si terranno alle ore 15 della giornata odierna, nella chiesa Matrice di Roccella Jonica, i funerali di Davide e Gabriele Origlia, i giovani rimasti vittime dell’ennesimo tragico incidente lungo la strada statale 106 jonica in Calabria. I due cugini, entrambi 29enni originari di Roccella Jonica, stavano rientrando a casa dopo una domenica trascorsa a Soverato. L’incidente mortale è avvenuto dopo le ore 23:00 all’altezza di San Sostene, comune in provincia di Catanzaro. L’auto sulla quale viaggiavano, una Peugeot 207, si è schiantata a bordo strada finendo in un fosso di scolo. L’impatto non ha dato scampo ai giovani. Uno dei due giovani è morto sul colpo ed è stato estratto dalle lamiere dopo l’intervento dei Vigili del Fuoco. L’altro ragazzo è deceduto, nonostante il tentativo dei sanitari di salvargli la vita, dopo pochi minuti.
“Non morirete mai”
“Non morirete mai”
Tantissimi i commossi messaggi di cordoglio dei suoi amici – e non – sui vari social. “Oggi vi saluteremo – si legge su uno dei post -, ma noi tutti vi promettiamo che sarà solo un arrivederci. Voi non morirete mai nei nostri cuori, lasceremo il vostro ricordo vivere nella nostra quotidianità”. Un altro amico ricorda un episodio estivo trascorso insieme a Davide. “Io e papà stavano montando la giostrina e mi ricordo che faceva caldo, tanto caldo. Tu in quel momento hai preso il tuo costume sexy, i tuoi occhiali e il tuo sorriso unico e, oltre a portare delle bottigliette d’acqua, ti sei fermato a dare una mano. Di te resta la tua umanità, il tuo essere unico ed inimitabile.
“Come quelle sere – conclude l’amico – che ci incontravamo per strada e un tuo abbraccio era lì ad accogliermi, tutto era migliore, perché c’eri tu che rendevi tutto migliore. Grazie per l’amico che sei stato. Ti voglio bene, tanto. E te ne vorrò per sempre”. Diversi anche i messaggi d’addio da parte di chi non conosceva i due giovani. “Ho i brividi – scrive una ragazza –. Non ti conoscevo personalmente ma solo virtualmente. Ma, vedendo le tue foto, i commenti dei tuoi amici, penso che dovevi essere proprio speciale. Che, forse, tutti avrebbero voluto un amico come Te”.