di Martina Gareri – Una serata all’insegna della buona musica, quella di martedì 3 agosto, tenutasi nella suggestiva spiaggia di Soverato, in provincia di Catanzaro, che funge da cornice per l’estro artistico di Ivan Dalia, musicista cieco, che ha ammaliato l’intero pubblico con i suoi brani al pianoforte. “Note tra le onde”, evento fortemente voluto dal sindaco Ernesto Alecci e curato dal presidente del Consiglio comunale, Emanuele Amoruso, giunto ormai alla settima edizione, è stato presentato da Domenico Gareri e ha regalato alla città di Soverato una notte magica, divenuta occasione per cogliere la bellezza che risiede nel modo di fare arte con abilità diverse. Un viaggio musicale tra il rock, la musica italiana e quella classica ha compiuto Dalia durante la serata, in cui ci ha raccontato cosa rappresenta per lui la musica.
Uno passione che dà forza
Uno passione che dà forza
“La musica mi ha aiutato, è un modo di vivere – racconta Dalia – la cosa più importante nella vita è avere una passione, è ciò che ti mantiene vivo. Ho scoperto, quasi inconsapevolmente, la mia a otto anni, i miei mi comprarono un pianoforte, è una passione che senti, la curi e diviene uno sfogo, oltre che a darti forza.”
Studiare è fondamentale
“Per me che non vedo i tasti, – spiega Dalia – ci sono sicuramente delle difficoltà, come in ogni cosa, d’altronde, ma possono essere superate con tanto studio e tenacia. Quando non studio mi deprimo, per me rappresenta adrenalina, mi carica, soprattutto psicologicamente.”
Uno strumento salvifico
“Sono una persona socievole e stare in isolamento, per via della pandemia, è stato brutto. Mi sono dato al rock per togliermi di dosso questo momento. Mi piace stare a contatto con le persone, – afferma il musicista cieco – andare ai concerti e quando tutto ciò è venuto a mancare la musica mi ha aiutato a stare bene e a ritrovare la quiete.”