(NDL) Si sono svolti nel pomeriggio i funerali di Saverio Leotta, per tutti Sasà, vice allenatore di tanti tecnici nella massima serie, da Mazzone a Pace, ed uomo di fiducia in ogni situazione, in serie A, B e persino C.
Di particolare rilievo la corsa al penultimo posto con cui i giallorossi riuscirono a classificarsi penultimi, nella stagione 79-80, considerando la probabile penalizzazione di Milan e Lazio poi avvenuta ed il conseguente ripescaggio in serie A. Con Sasà in panchina sei punti in cinque gare che valsero il mantenimento della massima serie (pareggio 0-0 col Torino, 1-1 a Pescara, sconfitta in casa col Milan, vittoria a Udine dove fece esordire Massimo Mauro e poi sul Napoli).
Di particolare rilievo la corsa al penultimo posto con cui i giallorossi riuscirono a classificarsi penultimi, nella stagione 79-80, considerando la probabile penalizzazione di Milan e Lazio poi avvenuta ed il conseguente ripescaggio in serie A. Con Sasà in panchina sei punti in cinque gare che valsero il mantenimento della massima serie (pareggio 0-0 col Torino, 1-1 a Pescara, sconfitta in casa col Milan, vittoria a Udine dove fece esordire Massimo Mauro e poi sul Napoli).
La dirigenza dell’U.S. Catanzaro ha inteso l’importanza del personaggio ed è stata presente all’ultimo saluto. Il presidente Noto ha deposto sulla bara un maglietta personalizzata col numero 9 (il mister era stato un prestante attaccante centrale) ed il nome Leotta impresso, salutando poi la famiglia del compianto; ad accompagnare il massimo dirigente c’era Salvatore Ferragina, SLO societario.
Nella chiesa di S.Teresa a Giovino si è radunata la folla di parenti, amici e semplici conoscenti.
Tutti hanno tributato con la presenza la riconoscenza ad un uomo di sport che ha dato sempre tutto alla propria famiglia, alla città ed alla squadra del suo cuore.
Centinaia le testimonianze di affetto sui social, come ricordato dal don Piero Puglisi che ha concelebrato assieme al parroco don Ivan Rauti e a don Giovanni Scarpino.
Toccante anche la parte finale quando, a liturgia conclusa, alcuni amici di fede calcistica e non solo hanno ricordato i messaggi arrivati da calciatori di ogni età e fortune, Borghi, Bivi, Palanca, Ranieri, Zaninelli, Fontana, Banelli, Silipo, Braca, Nicolini, mister Mazzone, Borrello, Gori, Sabadini, Pellizzaro, Cascione e Miceli, Gianluca Procopio, Soda, Groppi, Raise, Giampà, Pesce, Celestini, Zunico e Sabato.