Nuova aggressione ai danni di due poliziotti nella stazione di Lamezia

Anche per loro, dopo quanto accaduto pochi giorni fa ad altri due colleghi, saranno necessari alcuni giorni di prognosi. Agenti minacciano proteste

Nuova aggressione ai danni di due poliziotti in servizio alla stazione ferroviaria di Lamezia Terme dopo un caso analogo avvenuto nei giorni scorsi. Un cittadino extracomunitario di 30 anni, già noto alle forze dell’ordine, ha prima infastidito diversi viaggiatori, quindi ha provato a danneggiare alcuni infissi della struttura. A quel punto sono intervenuti gli agenti della polizia ferroviaria che hanno provato a identificarlo, ma sono stati aggrediti con sputi, calci e pugni, oltre a ricevere numerose minacce. Sul posto è intervenuta anche una Volante, oltre ad una ambulanza del 118, così il trentenne è stato bloccato e tratto in arresto con l’accusa di violenza, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. I due poliziotti hanno, invece, riportato lesioni che sono state curate all’ospedale di Lamezia Terme. Anche per loro, dopo quanto accaduto pochi giorni fa ad altri due colleghi, saranno necessari alcuni giorni di prognosi.

Il sindacato: “Siamo esasperati”

Il sindacato: “Siamo esasperati”

Sulla vicenda è intervenuto il segretario nazionale della Federazione Sindacale di Polizia, Giuseppe Brugnano: “Siamo esasperati per quanto continua ad avvenire a Lamezia Terme, ma non solo – ha detto all’AGI – considerato che dobbiamo fare i conti con un vero e proprio bollettino di guerra. I poliziotti aggrediti e malmenati sono sempre di più, mentre resiste il silenzio di uno Stato che non riesce a garantire la sicurezza dei suoi stessi difensori. Anche questa volta sarebbe bastato avere i Taser a disposizione per bloccare l’aggressore, ma nessuno sembra voglia assumersi la responsabilità di decidere”. Tra l’altro, le continue aggressioni registrate nella stazione di Lamezia Terme hanno ridotto ai minimi termini il personale di polizia: “Non si è più in grado di coprire i turni di notte – ha aggiunto Brugnano – così come occorre sottoporsi a veri e propri sacrifici per coprire almeno i turni serali. A questo si aggiunge che lo scalo di è frequentato quotidianamente da decine e decine di extracomunitari che lasciano il Cara di Crotone per raggiungere il Nord Italia. Dovendo viaggiare solo su treni regionali, visto che non sono muniti di green pass, molti di loro restano in stazione per diverse ore, aumentando il rischio di problemi di ordine pubblico. Sappiamo che l’on. Wanda Ferro presenterà un’interrogazione al Ministro Luciana Lamorgese e chiediamo una risposta urgente e concreta. Noi non possiamo più tacere, siamo pronti a mettere in atto azioni sindacali e di protesta per tutelare i nostri colleghi – ha concluso Brugnano – da uno Stato assente e irresponsabile”.

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