Mario Oliverio incassa un’altra assoluzione. L’ex governatore della Calabria è stato prosciolto dal Tribunale di Catanzaro anche in relazione alla rimozione di Luca Mannarino dalla presidenza di Fincalabria. Accogliendo il ricorso degli avvocati Vincenzo Belvedere e Angela Caputo, per i giudici la rimozione di Mannarino è stato un provvedimento legittimo, rientrante nella logica dello spoils system. Non vi sarebbero state, dunque, né interpretazione forzata dello Statuto Regionale e né violazioni delle disposizioni normative come ipotizzato, invece, dal gip che aveva chiesto per l’ex presidente della giunta regionale l’imputazione coatta nella (lunga) diatriba giudiziaria con il manager.
Il lungo iter giudiziario e l’assoluzione
Il lungo iter giudiziario e l’assoluzione
Una storia iniziata nel 2014 con la nomina di Mannarino a presidente del cda della finanziaria regionale per tre anni. Nomina revocata da Oliverio dopo il proprio insediamento in Cittadella nello stesso anno. Fu l’avvio di una disputa davanti alla giustizia amministrativa, che reintegrò Mannarino fino al licenziamento disposto da Oliverio nel 2015 per insediare nella postazione Carmelo Salvino. Oggi il Tribunale di Catanzaro ha chiarito che quella scelta non configura alcun reato penale.