di Mimmo Famularo – Oggi Vibo festeggia il suo patrono, San Leoluca. La città si è svegliata con il rumore di un elicottero dei carabinieri e con il tintinnio delle manette. All’alba è infatti scattata una nuova operazione. Niente ‘ndrangheta stavolta. L’inchiesta è infatti della Procura di Vibo guidata da Camillo Falvo che ha chiesto e ottenuto l’emissione di un’ordinanza di misura cautelare per l’arresto di dieci persone (otto in carcere e due agli arresti domiciliari. Ad eseguirla i carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Vibo con l’ausilio del personale dei reparto territoriali di Cosenza, Catanzaro, Reggio Calabria e Napoli oltre al supporto aereo fornito dall’8° Nucleo Elicotteri Carabinieri.
Operazione “Diacono”
Operazione “Diacono”
Attestati falsi e corruzione nella pubblica istruzione al centro di un’indagine clamorosa. Tra gli arrestati figurano infatti noti professionisti vibonesi operanti nel settore dell’Istruzione, circuito A.F.A.M. e istituti paritari. Un circuito costituito, tra gli altri, dai conservatori statali, dalle Accademie di Belle Arti (statali e non statali), dagli istituti musicali e da istituzioni private autorizzate dal Ministero al rilascio di titoli aventi valore legale. Gli indagati sono ritenuti responsabili in concorso, a vario titolo, di associazione a delinquere, corruzione, falso in atti destinati all’autorità giudiziaria, falso in atto pubblico, abuso d’ufficio e autoriciclaggio.
Sequestro da 7 milioni di euro
Nel corso del blitz è stato anche notificato anche un decreto d’urgenza che ha portato al sequestro di 19 società operanti sempre nel settore dell’Istruzione per un valore stimato in circa 7 milioni di euro.
Ulteriori dettagli saranno forniti alle ore 10:00 nel corso della conferenza stampa che si terrà presso il Comando Provinciale di Vibo Valentia alla presenza del procuratore di Vibo Camillo Falvo.
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