É una presa in giro per i cittadini. Per tutti coloro che da anni si impegnano a rispettare le regole della comunità, il senso civico.
E dopo questo apprendere che negli uffici di Comune e Regione le stesse regole sono totalmente disattese é una vera e propria beffa.
E dopo questo apprendere che negli uffici di Comune e Regione le stesse regole sono totalmente disattese é una vera e propria beffa.
E a raccontarlo, a tutta l’Italia, é ancora Striscia La Notizia, la trasmissione Mediaset che torna nel breve periodo a svelare il peggio del capoluogo di regione. Dopo Vittorio Brumotti, nella puntata in onda questa sera su Canale 5, a mettere in evidenza una clamorosa violazione delle leggi, é stata l’inviata Erica Cunsolo.
Nel suo servizio ha mostrato come esista una vera incongruenza tra i dati della raccolta differenziata, che fanno di Catanzaro la città virtuosa della Calabria, e ciò che si trova nei sacchetti raccolti in città. Se i cittadini, la maggioranza di essi, operano la differenziata in modo esemplare, a mancare é l’istituzione, o almeno chi ci lavora. Fuori dagli uffici del Comune di Catanzaro e nella Cittadella regionale, sede della Regione, la differenziata non esiste. Nei sacchi, come mostra il servizio andato in onda questa sera durante Striscia (clicca e guarda servizio), c’è di tutto e tutto viene mischiato. Anche la testimonianza degli addetti alle pulizie conferma come sia di fatto la prassi.
Ancora una volta, l’immagine del capoluogo della Calabria finisce alla ribalta per qualcosa di cui vergognarsi. Che offende soprattutto i tanti catanzaresi onesti, coloro che da cittadini ogni giorno sono esempio di grande civiltà, spesso violata da chi rappresenta lo Stato e dovrebbe dare l’esempio. Viene da chiedersi legittimamente se la differenziata a Catanzaro sia una virtù oppure una grossa bufala. (a.m)