di Mimmo Famularo – Prove tecniche di dialogo tra Nicola Fiorita e Valerio Donato. Segnali di disgelo arrivano a ritmo costante e l’ultima seduta del Consiglio comunale di Catanzaro ha fatto registrare passi importanti verso questa direzione. Sul consolidamento di bilancio e sul regolamento per la nomina dei manager delle Partecipate si è infatti registrata una sostanziale apertura dell’ex candidato a sindaco. Nel suo primo intervento Donato è stato addirittura applaudito a scena aperta dai consiglieri comunali di centrosinistra presenti in aula mentre quando ha conteggiato 35 incongruenze tecniche sull’altro punto all’ordine del giorno che riguardava le Partecipate, la maggioranza che sostiene Nicola Fiorita ha ritirato la pratica per maggiori approfondimenti. Il sindaco, oltre ad ascoltare i consigli del suo ex competitor, ha quindi affidato allo stesso Donato e a uno dei suoi principali “azionisti”, ovvero Antonello Talerico, il compito di perfezionare il regolamento che poi dovrà passare dalla commissione e tornare in Consiglio comunale. Anche Talerico, a conferma di un feeling in crescendo, ha definito apprezzabili e condivisibili le osservazioni del leader di Rinascita. Opposizione leale e costruttiva si dirà; indizi di un possibile appoggio esterno secondo una lettura meno superficiale e più approfondita.
Nuovo perimetro, nuova maggioranza?
Nuovo perimetro, nuova maggioranza?
Le voci di un eventuale avvicinamento alla maggioranza del gruppo Donato si rincorrono, fonti accreditate parlano di una possibile convergenza su una serie di punti programmatici sui quali si ipotizza un’intesa per il bene della città mentre i diretti interessati si trincerano nel silenzio o tendono a smentire. Dietro le quinte e lontano da occhi indiscreti qualcosa sta accadendo e gli indizi che portano verso questa direzione iniziano a essere parecchi. I soliti bene informati dicono che il Partito democratico non si opporrebbe a questo nuovo schema e anzi starebbe avallando questo tipo di soluzione per rendere reale il progetto di “campo largo” il cui perimetro verrebbe ridisegnato partendo da chi rappresenta Azione e Italia Viva in seno al Consiglio comunale fino all’ala sinistra dell’assemblea personificata dai consiglieri di Cambiavento. In mezzo i socialisti, il Pd, il Movimento Cinquestelle, ovviamente il gruppo Talerico. Nicola Fiorita ha capito che per non continuare a galleggiare e iniziare a governare per cambiare realmente la città ha bisogno di una maggioranza stabile e non più fluttuante. In tal senso avrebbe già mandato in avanscoperta i suoi più stretti collaboratori per capire se ci sono le condizioni per allargare verso le posizioni di centro i confini della sua maggioranza per uscire da quel campo minato nel quale sguazzano i cosiddetti “responsabili” o “traditori” (a secondo dei punti di vista) leali a giorni alterni.
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