Martedì 15 novembre alla presenza del ministro della Giustizia Carlo Nordio sarà inaugurata la nuova sede della Procura della Repubblica di Catanzaro nell’ex Ospedale militare. L’intervento, costato circa 8 milioni e 800mila euro, ha avuto per oggetto il restauro, il risanamento conservativo e la rifunzionalizzazione con ampliamento del complesso architettonico dell’Osservanza da destinare a nuova sede della Procura della Repubblica di Catanzaro diretta dal procuratore Nicola Gratteri. Il progetto e le opere sono stati gestiti dall’Agenzia del Demanio Direzione Calabria e rappresentano il buon esito di una sinergia istituzionale tra Ministero della Giustizia, Comune di Catanzaro ed Agenzia del Demanio Il gruppo di progettazione, direzione lavori e sicurezza è costituito da RINA Consulting, Corvino & Multari, DFP Engineering e AS con la partecipazione della società Geolog, ingegnere Lorenzi e architetto Malara. L’ATI appaltatrice è costituita dal Consorzio Athanor Scarl con l’impresa Giovanni Izzo Restauri. Le imprese esecutrici locali sono state la Costruzioni Edili 2001 srl e la Sami srl di Catanzaro. Il progetto è stato premiato al The Plan Awards 2019 con la menzione d’onore nella categoria “Renovation”.
L’ex Ospedale militare
L’ex Ospedale militare
lI complesso, realizzato a partire dal XV secolo e risultato di successive aggiunte e stratificazioni ospitava in origine il convento degli Osservanti. Nella seconda metà dell’800, il convento e parte della chiesa erano utilizzati come compendio militare, e destinazione successiva ad ospedale militare, che più tardi vi impiantò l’ospedale militare. Con il decreto n. 824 del 13.04.2011 della direzione regionale per i beni Culturali e paesaggistici della Calabria il bene è stato dichiarato di interesse storico artistico ai sensi dell’art. 10 comma 1 del D.Lgs 22 gennaio 2004. Con la delibera di Consiglio comunale n. 89 del 15/06/2016 il Comune di Catanzaro è stata assegnata al Ministero della Giustizia una porzione del compendio perché fosse riqualificata e trasformata in sede degli uffici giudiziari di Catanzaro. L’area oggetto dell’intervento comprende oltre all’ex convento con aree esterne di pertinenza, una serie di edifici accessori realizzati in epoca recente. lI progetto ha previsto, nella massima tutela e rispetto del disegno originario, mirati interventi, necessari per adeguare e valorizzare l’ex convento alla nuova destinazione. La scelta dei materiali e delle tecnologie impiegate è stata fondata sulla ricerca della compatibilità tra le finalità conservative e di valorizzazione dell’edificio storico e le esigenze di natura prestazionale. Le scelte progettuali sono il risultato di un accurato lavoro di comprensione dell’edificio e delle sue componenti e di una ricerca di tecnologie e materiali adeguati alla tipologia di intervento. L’attenzione verso i caratteri storico-architettonici dell’edificio si è tradotta nell’impiego di soluzioni e materiali originali relativamente agli interventi di restauro e di soluzioni distinguibili e reversibili per gli inserimenti progettuali.
Le operazioni di restauro
L’intervento si configura come una operazione di restauro architettonico e paesaggistico dell’intero complesso attraverso:
– il restauro e ridisegno funzionale dell’edificio storico (Corte Storica), che è stato liberato di superfetazioni e volumi incongrui realizzati nel tempo, con il restauro delle facciate e la conservazione delle coperture in tegole e la sistemazione delle coperture piane. Nello specifico sono stati rivisti i percorsi interni in coerenza
con l’impianto tipologico dell’edificio e con l’inserimento di nuovi collegamenti verticali per il superamento delle barriere architettoniche e nuove scale di sicurezza realizzate all’interno di vani esistenti nel rispetto del
– il riordino dell’intera area, con l’eliminazione delle volumetrie incongrue di recente realizzazione e la realizzazione di nuovo edificio (Corte Contemporanea) caratterizzato dall’utilizzo di caratteri tipologici, architettonici e materici coerenti con il contesto e con l’edificio storico vincolato. lI nuovo edificio con impianto tipologico a corte, chiaramente riferibile alla tipologia conventuale del complesso dell’edificio storico, è caratterizzato da un involucro trasparente su tutti e quattro i lati realizzato con un sistema di
facciata vetrata continua, protetto da un sistema di frangisole in alluminio. Lo skyline del nuovo edificio si inserisce naturalmente nella scansione dei terrazzamenti esistenti andando a costituire, grazie anche alla copertura a tetto giardino, un prolungamento dell’area avalle destinata a parco.
La nuova sede della Procura della Repubblica
La nuova sede della Procura della Repubblica è stata realizzata nel rispetto dei criteri ambientali ed ha una classe energetica globale in linea con le aspettative di abbattimento dei costi energetici. Possiede inoltre, le più avanzate tecnologie di monitoraggio dei consumi e delle anomalie del sistema impiantistico. Il progetto è stato redatto con tecnologia BIM (Building information Modeling) così come il modello del dopo costruito (AS Built). Tale metodologia informatica consentirà una gestione dinamica e semplificata della manutenzione ordinaria e straordinaria. Alla presenza del ministro della Giustizia Carlo Nordio, del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro delle Vedove e dell’Interno Wanda Ferro oltre a numerosi eletti nel distretto di Catanzaro, del procuratore Nicola Gratteri, del direttore dell’Agenzia del Demanio della Calabria Vittorio Vannini e di autorità locali e nazionali si darà conto del/lavoro svolto dal progetto alla realizzazione, alla presenza dei progettisti e della direzione dei lavori. Sono invitati istituzioni locali e saranno presenti il soprintendente alle Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Catanzaro e Crotone Stefania Argenti e il sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita.