Alle prime luci dell’alba della mattinata odierna, nelle province di Reggio Calabria e Latina, i carabinieri di Palmi, nell’ambito dell’operazione denominata “Nuove Leve”, hanno dato esecuzione a due correlate ordinanze applicative di misure cautelari personali, emesse dal gip del Tribunale di Palmi e dal gip del Tribunale dei minori di Reggio Calabria, nei confronti di 11 persone – di cui 7 in carcere e 4 agli arresti domiciliari – ritenute responsabili, a vario titolo, di danneggiamento aggravato, detenzione abusiva di armi e munizionamento, comuni e da guerra, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
Le indagini
Le indagini
L’indagine, coordinata dalla Procura di Palmi, diretta da Emanuele Crescenti, dalla Procura dei minori di Reggio Calabria, diretta da Roberto Placido Di Palma, scaturisce dall’attività investigativa condotta dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Palmi da novembre 2021 ad agosto 2022, avviata a seguito di un danneggiamento con colpi di arma da fuoco avvenuto presso l’abitazione di una privata cittadina. Nella specifica circostanza, due individui con indosso delle tute bianche e volti travisati, avevano esploso 18 colpi di pistola al portone di ingresso e al garage dell’abitazione della donna, rimasta illesa probabilmente solo perché considerata l’ora tarda in cui era stato commesso il fatto, fortunatamente si trovava già in camera da letto.
La ricostruzione
“Sono gli ultimi giorni di ottobre 2021 quando i carabinieri di Seminara a seguito di un’aggressione avvenuta nei confronti di un residente del posto e dei due figli minorenni, hanno avviato i successivi accertamenti che hanno consentito di denunciare all’Autorità giudiziaria un gruppo di ragazzi, la cui individuazione è stata resa possibile soprattutto grazie alla collaborazione di una signora del posto, che era stata testimone dell’aggressione avvenuta proprio sotto la sua abitazione, in grado di riconoscerne gli autori e di fornire i filmati della sua videosorveglianza. Durante la commissione dell’evento criminoso, la donna avrebbe anche cercato verbalmente di convincere gli aggressori a desistere, ricevendo però chiare minacce da parte di alcuni di loro.
È stato solo pochi giorni dopo, agli inizi di novembre – continua la nota dei Carabinieri -, che si verificò il danneggiamento a colpi di arma da fuoco presso l’abitazione della stessa donna e da lì le immediate indagini poste in essere alla ricerca degli autori dai militari dell’Arma volte ad accertare anche il presunto collegamento con il precedente fatto delittuoso. Le successive attività investigative hanno permesso, oltre che di individuare i due giovani responsabili del danneggiamento, anche di ricostruire la fitta rete di comunicazioni intorno agli stessi di un nutrito gruppo di persone, per lo più tra i 19 e i 30 anni, capaci di condotte delittuose gravi, potendo contare anche sull’appoggio di loro conoscenti e parenti di rilievo criminale, in grado di reperire armi e droga con estrema facilità, successivamente identificati negli odierni indagati”.
La vittima
E’ una donna di Seminara, comune in provincia di Reggio Calabria, la persona intimidita con ben 18 colpi di pistola al portone di casa ed alla saracinesca del garage, dalle giovani leve della criminalità organizzata del piccolo centro della Piana di Gioia Tauro. Altri particolari dell’operazione – scrive l’Agi – saranno forniti stamane nel corso di una conferenza stampa convocata per le ore 10:00 al Comando provinciale dei Carabinieri alla presenza dei magistrati.