Nuovi guai per il Sistema bibliotecario vibonese, la Regione rivuole indietro 63mila euro

La decisione della Cittadella nei confronti del Sbv prende le forme di un decreto ingiuntivo
sistema bibliotecario vibonese

Nel 2021 aveva erogato 63mila euro, a distanza di due anni li rivuole indietro. La decisione della Regione nei confronti del Sistema bibliotecario vibonese prende le forme di un decreto ingiuntivo notificato nei giorni scorsi all’ente con il quale procederà all’esecuzione coatta del recupero delle somme emesse a mò di contributo e a titolo di anticipazione a favore l’annualità 2021 nell’ambito del Piano Integrato Cultura approvato dall’allora Giunta guidata dal presidente facente funzioni Nino Spirlì nel 2021.

Sono, questi, evidentemente, i primi effetti del blitz della Guardia di Finanza presso il sistema bibliotecario del luglio scorso in cui sono stati acquisiti la documentazione riguardante atti di natura contabile, nonché i verbali delle assemblee e i mandati di pagamento. Dalle carte sarebbe risultata assente non solo la rendicontazione degli ultimi tre anni, ma anche la documentazione che attesta i bilanci dello stesso segmento temporale. In più, la Regione aveva richiesto la restituzione dei fondi a suo tempo assegnati al Sbv (che promuove il Festival Leggere&Scrivere) e non rendicontati (60mila euro circa). Ed è proprio questa la cifra oggetto del decreto ingiuntivo emesso dalla Regione dopo che l’istanza di restituzione delle somme era rimasta inevasa dall’ente.

Sono, questi, evidentemente, i primi effetti del blitz della Guardia di Finanza presso il sistema bibliotecario del luglio scorso in cui sono stati acquisiti la documentazione riguardante atti di natura contabile, nonché i verbali delle assemblee e i mandati di pagamento. Dalle carte sarebbe risultata assente non solo la rendicontazione degli ultimi tre anni, ma anche la documentazione che attesta i bilanci dello stesso segmento temporale. In più, la Regione aveva richiesto la restituzione dei fondi a suo tempo assegnati al Sbv (che promuove il Festival Leggere&Scrivere) e non rendicontati (60mila euro circa). Ed è proprio questa la cifra oggetto del decreto ingiuntivo emesso dalla Regione dopo che l’istanza di restituzione delle somme era rimasta inevasa dall’ente.

Il finanziamento al Sistema bibliotecario vibonese

Tornando al finanziamento, era stato riconosciuto all’ente bibliotecario un contributo finalizzato al sostegno per il funzionamento del Polo Sbv e a novembre sempre del 2021 era stato approvato lo schema di atto di adesione ed obbligo ed assunto un impegno di spesa di 90mila euro in favore del Sistema per una serie di specifiche finalità culturali. Sistema che si era impegnato a realizzare l’attività assegnata entro il 31 dicembre successivo ed a trasmettere la relativa rendicontazione entro e non oltre 60 giorni dalla chiusura delle attività.

Pertanto era stata liquidata la somma di euro 63mila euro a titolo di anticipazione del contributo riconosciuto. Documentazione che però non era stata trasmessa ed ad agosto dello scorso anno il Dipartimento istruzione della Regione aveva sollecitato l’ente a provvedere anche in questo caso senza risultati e pertanto non era rimasto altro che comunicare al Sbv l’avvio del procedimento di revoca dei fondi e la risoluzione del rapporto per inadempimento degli obblighi di trasmissione della rendicontazione e di chiusura delle attività finanziate.

La documentazione non era quella richiesta

Solo il 25 luglio scorso il Sbv aveva trasmesso una documentazione ma non era quella richiesta dalla Regione bensì quella afferente il piano di rientro del debito che, però, è stato dichiarato inaccettabile dagli uffici della Cittadella poiché carente delle necessarie attestazioni a garanzia della sostenibilità dello stesso (non c’erano di fatto garanzie che potesse essere realizzato) e della dichiarazione che attesti l’obiettiva difficoltà economica per come previsto dalla normativa regionale di riferimento. E siccome l’ente non ha ancora restituito i 63mila euro e non ha promosso ricorso contro il decreto di revoca e recupero delle somme, il credito è risultato anche giuridicamente certo nella sua esistenza, liquido ed esigibile. Da qui, dunque, l’atto ingiuntivo notificato al Sistema per l’importo di 63mila euro. (f.p.)

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