Nuovo anno giudiziario a Catanzaro, usura in aumento causa Covid

anno giudiziario Catanzaro

“Le Procure del Distretto non riferiscono alcun dato di allarme o emergenziale, se non un generale riferimento a un forte impatto negativo dell’attuale crisi economica da Covid sulla liquidità delle imprese con evidenti ricadute anche in termini occupazionali e di un importante, pervasivo pericolo di infiltrazioni da parte della criminalità organizzata nel tessuto economico-imprenditoriale. Ne è una illuminante riprova, a fronte di un tendenziale calo di tutti i reati predatori nel periodo Covid, l’aumento intorno al 10% dei reati di usura”. A rilevarlo è stato il procuratore generale facente funzioni, Beniamino Calabrese, nella sua relazione per l’inaugurazione dell’anno giudiziario del Distretto di Catanzaro.

In premessa Calabrese ha illustrato la riorganizzazione del lavoro degli uffici frequenti del Distretto attuata per “attivare utili percorsi protocollari per la quotidiana e complessa gestione delle attività giudiziarie in tempo di Covid, nel tentativo, difficilissimo, di coniugare esigenze sanitarie e tutela della salute, imprescindibili, da un lato e, dall’altro – ha sostenuto il procuratore generale di Catanzaro – altrettanto prioritarie esigenze di efficienza della funzione giudiziaria”, ringraziando tutto l’apparato per l’apporto fornito per garantire la massima sicurezza per operatori e utenti della giustizia. Quanto all’attività delle varie Procure del Distretto, dalla relazione di Calabrese emerge “una diffusa, ma non generalizzata, contrazione dei flussi in ingresso nel confronto tra il 1° semestre 2019 e il 1°semestre 2020, unitamente ad un dato positivo di un diffuso incremento delle definizioni dei procedimenti nell’identico periodo”.

In premessa Calabrese ha illustrato la riorganizzazione del lavoro degli uffici frequenti del Distretto attuata per “attivare utili percorsi protocollari per la quotidiana e complessa gestione delle attività giudiziarie in tempo di Covid, nel tentativo, difficilissimo, di coniugare esigenze sanitarie e tutela della salute, imprescindibili, da un lato e, dall’altro – ha sostenuto il procuratore generale di Catanzaro – altrettanto prioritarie esigenze di efficienza della funzione giudiziaria”, ringraziando tutto l’apparato per l’apporto fornito per garantire la massima sicurezza per operatori e utenti della giustizia. Quanto all’attività delle varie Procure del Distretto, dalla relazione di Calabrese emerge “una diffusa, ma non generalizzata, contrazione dei flussi in ingresso nel confronto tra il 1° semestre 2019 e il 1°semestre 2020, unitamente ad un dato positivo di un diffuso incremento delle definizioni dei procedimenti nell’identico periodo”.

“Centralizzazione dell’attività investigativa”

Calabrese ha poi reso noto di avere indetto “anche su stimolazione del procuratore distrettuale una riunione di coordinamento tra i tutti i dirigenti degli uffici di Procura alla luce di un via via sempre più complesso quadro normativo di riferimento e di conseguenti possibili emersioni di responsabilità penali in tema di emergenza epidemiologica da Covid-19 al fine di evitare possibili sovrapposizioni e/o duplicazioni di attività investigative tra gli uffici inquirenti circondariali e l’ufficio inquirente distrettuale, sicuramente competente per ipotesi di responsabilità astrattamente riconducibili a decisioni e/o condotte centrali regionali e/o commissariali, anche in termini di riparto di competenza.

Tale necessità – ha rimarcato il procuratore generale di Catanzaro – è scaturita anche dalla constatazione della presentazione di plurimi esposti a più uffici di Procura contemporaneamente. Da ciò la necessità di un coordinamento, favorendo la circolarità delle informazioni anche attraverso la centralizzazione dell’attività investigativa, delegando preferibilmente e auspicabilmente, ove possibile, la stessa forza di polizia giudiziaria”.

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