Il primo ministro britannico, Boris Johnson, ha tenuto una riunione d’emergenza con il suo gabinetto sullo sfondo dei rinnovati allarmi per la variante del Sars Cov-2, rilevato di recente nel Sud-Est dell’Inghilterra e che, secondo le autorità sanitarie nazionali, “può diffondersi più rapidamente” della precedente.
Johnson ha difeso il suo repentino cambio di strategia nella lotta al Covid-19, attribuendolo alla nuova variante. “Siamo molto rammaricati e amareggiati, ma quando cambiano i fatti devi cambiare approccio”, ha detto rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano il motivo dell’improvviso cambio di rotta dopo che solo tre giorni prima aveva detto che sarebbe stato “disumano cancellare il Natale”.
Johnson ha difeso il suo repentino cambio di strategia nella lotta al Covid-19, attribuendolo alla nuova variante. “Siamo molto rammaricati e amareggiati, ma quando cambiano i fatti devi cambiare approccio”, ha detto rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano il motivo dell’improvviso cambio di rotta dopo che solo tre giorni prima aveva detto che sarebbe stato “disumano cancellare il Natale”.
“Non è possibile ignorare la velocità di trasmissione della nuova variante”, ha avvertito aggiungendo: “Quando il virus cambia il suo metodo di attacco, dobbiamo cambiare il nostro metodo di difesa”.
Dopo il premier inglese, anche il primo ministro della Scozia, Nicola Sturgeon, ha convocato una riunione d’emergenza del suo gabinetto per discutere degli allarmi dovuti alla nuova variante. Lo ha annunciato su Twitter la stessa Sturgeon, avvertendo che potrebbero essere necessarie “azioni preventive per fermare la diffusione del nuovo ceppo”.
“Diffusione più rapida della nuova variante”
“Al momento non ci sono prove che questo nuovo ceppo causi un tasso di mortalità più elevato o che influenzi i vaccini e le terapie, ma sono in corso lavori urgenti per confermarlo”, ha continuato. Il Regno Unito ha informato l’Organizzazione Mondiale della Sanità della più rapida diffusione di questa variante. Mutazioni precedenti della Sars-CoV-2 sono già state osservate e segnalate in tutto il mondo.
In totale, circa 38 milioni di persone in Inghilterra, ovvero il 68% della popolazione, vivono già in una zona di “massima allerta”, il livello più severo di restrizioni che comporta la chiusura di pub, ristoranti e musei, nonché il divieto di mescolarsi tra le mura domestiche con eccezioni. Il Regno Unito, il Paese più colpito in Europa insieme all’Italia, con oltre 66.500 morti, ha lanciato l’8 dicembre una massiccia campagna di vaccinazione, rivolta soprattutto agli anziani e a chi si prende cura di loro. Dopo il vaccino Pfizer-BioNTech, la British Medicines Agency (MHRA) dovrebbe approvare un secondo vaccino il 28 o 29 dicembre, quello sviluppato dal laboratorio AstraZeneca con l’Universita’ di Oxford, secondo il quotidiano The Telegraph.