Nuovo sbarco nella Locride, novanta migranti tra cui donne e bambini

I migranti si trovavano su una barca a vela intercettata al largo di Capo Spartivento da una motovedetta della Guardia di finanza

Sono circa novanta, tra cui alcune donne e una dozzina di minori, i migranti di varie nazionalità giunti stamattina nel porto di Roccella Ionica, nella Locride. I migranti si trovavano su una barca a vela intercettata all’alba al largo di Capo Spartivento da una motovedetta della Guardia di finanza e poi trainata nel porto di Roccella.

Appena sbarcati tutti i migranti sono stati sottoposti al tampone molecolare e successivamente trasferiti momentaneamente nel centro di primo soccorso di Roccella, messo a disposizione dal Comune. Con quello di oggi salgono a 15 gli sbarchi di migranti nella Locride, in provincia di Reggio Calabria, negli ultimi due mesi.

Appena sbarcati tutti i migranti sono stati sottoposti al tampone molecolare e successivamente trasferiti momentaneamente nel centro di primo soccorso di Roccella, messo a disposizione dal Comune. Con quello di oggi salgono a 15 gli sbarchi di migranti nella Locride, in provincia di Reggio Calabria, negli ultimi due mesi.

I dettagli

Alle 6:10 di oggi, a otto miglia da Capo Spartivento, una barca a vela di probabile provenienza turca è stata intercettata e fermata da una vedetta della Sezione Operativa Navale di Crotone e da un pattugliatore d’altura del Gruppo Aeronavale di Taranto della Guardia di Finanza, L’imbarcazione era stata segnalata nella serata di ieri da un Atr 42 del Gruppo di Esplorazione Aeromarittima del Corpo in perlustrazione avanzata sul mare Jonio, e tenuto sotto controllo nel suo avvicinamento alla costa nazionale dal pattugliatore in operazioni. Alle prime luci del giorno è stato affiancato dalla vedetta della Guardia di Finanza che lo ha raggiunto in modo da sorprendere i sospetti trafficanti alla conduzione, impedendogli di porre in essere l’abituale prassi di condurre il natante in prossimità della costa per poi abbandonarlo su un battello più piccolo e darsi alla fuga.

A questo scopo infatti i facilitatori a bordo avevano infatti già predisposto e calato in mare un piccolo gommone in precedenza a bordo della barca a vela, idoneo a consentirgli di raggiungere la riva prima degli altri migranti così da massimizzare le loro possibilità di fuga, dandogli un opportuno vantaggio qualora fossero riusciti a sbarcare senza essere intercettati. Una volta saliti a bordo, i militari hanno preso il controllo dell’imbarcazione, in grado di navigare in sicurezza e, sotto scorta, l’hanno condotta verso il porto di Roccella Jonica, giungendovi alle ore 11 circa del 30 luglio, per le operazioni di polizia, di identificazione, assistenza dei migranti e applicazione della corretta prassi sanitaria. Oltre ai presunti trafficanti di nazionalità ucraina, sono stati trovati a bordo 93 migranti di nazionalità irachena, iraniana, siriana e kuwaitiana.

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