“Forza Italia riparte da dove si era fermata subito dopo la morte del presidente Berlusconi. Certo, ora senza di lui è più complicato. Il presidente era la nostra Cassazione. Quando c’erano delle posizioni dibattute nel partito lui diceva come fare; quando c’erano confronti, anche piuttosto accesi, come succede in tutti i partiti, Berlusconi era quello che telefonava per rimettere tutto a posto”. Lo ha detto Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, intervistato da Lavinia Spingardi all’interno di ‘Agenda’, su SkyTg24.
“Data prova di grande unità”
“Data prova di grande unità”
“Molti scommettevano che dopo Berlusconi il gruppo dirigente di Forza Italia si sarebbe diviso, avrebbe litigato. Ieri invece abbiamo dato una grande prova di unità. Tutte le votazioni in Consiglio nazionale sono avvenute all’unanimità. Tutti abbiamo riconosciuto che l’unico leader possibile è Antonio Tajani. Tajani ha la legittimazione del Partito popolare europeo, e FI deve essere speaker del Partito europeo in Italia; ha la legittimazione del presidente del Consiglio Meloni e del governo, e per Forza Italia l’adesione al governo è uno dei punti centrali; ha la legittimazione della famiglia Berlusconi, il cui nome è nel Dna di FI. Tajani saprà essere un leader rassicurante e di buon senso”.
“Certo, quando c’era Berlusconi ciascuno di noi poteva dire qualsiasi cosa ma gli elettori votavano Forza Italia proprio per Berlusconi. Ora il consenso ce lo dobbiamo costruire, avendo la capacità di avere una FI leale con gli alleati e con il governo, ma che sia allo stesso anche distinta. Dovremo costruire una identità nuova partendo proprio da quello che Berlusconi ha fatto dal ‘94 a poche settimane fa”, ha sottolineato il governatore Occhiuto.
Occhiuto: “Sulla sanità si è fatto ben poco”
Poi sulla sanità: “In tutta Italia, si è fatto poco negli ultimi decenni, adesso il governo Meloni sta tentando di riformare alcuni aspetti che, purtroppo, sono stati ignorati per tantissimi anni. Ad esempio, sul numero chiuso per la Facoltà di Medicina ricordo che anni fa l’Ordine dei medici sosteneva che si laureavano troppi medici in Italia e quindi bisognava restringere. Poi, dopo il Covid, ci siamo resi conto che i medici non bastano. Non si è mai intervenuti sulla retribuzione dei medici, che sono i peggio pagati in Europa e si dimettono per andare a lavorare all’estero. In Calabria sono costretto a farli venire da Cuba, perché altrimenti dovrei chiudere gli ospedali”.
Per Occhiuto “ci sono stati dei giganteschi errori di programmazione del sistema sanitario. La Calabria negli ultimi 15 anni è stata abbandonata. C’è stato un lungo commissariamento che avrebbe dovuto accertare i conti e migliorare il sistema sanitario, ma in tutti questi anni non hanno nemmeno quantificato il debito. Si diceva che la Calabria avesse una contabilità sanitaria ‘orale’. Io in un anno sono riuscito a dimostrare che siamo in avanzo d’amministrazione e che non abbiamo deficit e, soprattutto, dopo 12 anni, grazie ad un contributo in termini normativi da parte del governo, siamo riusciti a chiudere i bilanci delle Aziende sanitarie. Stiamo facendo un lavoro davvero importante”.
“Anche in Veneto e in Lombardia, dove ci sono sistema sanitari efficienti, hanno difficoltà ad assumere medici, figuriamoci in una Regione come la Calabria che per decenni non ha fatto investimenti né in strutture, né in tecnologie, né in personale. Ora gli investimenti li stiamo facendo, ma è difficile farli in tutta Italia ed è dunque ancora più difficile farli in Calabria”, ha sottolineato il governatore Occhiuto.
Gioia Tauro inserito nel piano nazionale dei nuovi rigassificatori
Il presidente della Regione ha parlato anche del Porto di Gioia Tauro: “Il ministro Pichetto Fratin mi ha assicurato che inserirà Gioia Tauro nel piano nazionale dei nuovi rigassificatori. Sto facendo una battaglia, sia con questo governo che con quello precedente, per ospitare in Calabria questa importante infrastruttura strategica”, ha detto il governatore.