Occhiuto si dice favorevole all’autonomia differenziata, ma mette i paletti

Secondo il presidente della Regione "va fatta di pari passo con diritti e perequazione"
autonomia differenziata

“Sul tema dell’autonomia differenziata io non ho alcun pregiudizio. Governo una Regione del Sud e, in più di un’occasione, ho rappresentato al ministro Calderoli che alcune materie possono essere importanti come asset di sviluppo per le Regioni del Mezzogiorno”. Lo ha detto Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, parlando con i giornalisti a margine de ‘L’Italia delle Regioni’, il primo Festival delle Regioni e delle Province Autonome, in corso a Milano.

“Penso, ad esempio, all’energia. La mia Regione produce il 42% dell’energia da fonti rinnovabili, la Lombardia e il Veneto ne producono tra il 13 e il 16%. Se a queste fonti aggiungiamo quelle non fossili, come l’idroelettrico, nella mia Regione si produce più energia di quella che si consuma. Se l’autonomia differenzia partisse dall’energia ciò sarebbe un’opportunità per la Calabria. Penso però che ciò che è contenuto nel Titolo V della Costituzione e che Calderoli vuole giustamente attuare è il primo valore dell’autonomia differenziata; poi c’è un altro valore che riguarda i diritti sociali e civili che la nostra Carta stabilisce, e che devono esser applicati con uniformità su tutto il territorio nazionale; e infine c’è il terzo valore, che è quello della perequazione infrastrutturale: articolo 119 della Costituzione”.

“Penso, ad esempio, all’energia. La mia Regione produce il 42% dell’energia da fonti rinnovabili, la Lombardia e il Veneto ne producono tra il 13 e il 16%. Se a queste fonti aggiungiamo quelle non fossili, come l’idroelettrico, nella mia Regione si produce più energia di quella che si consuma. Se l’autonomia differenzia partisse dall’energia ciò sarebbe un’opportunità per la Calabria. Penso però che ciò che è contenuto nel Titolo V della Costituzione e che Calderoli vuole giustamente attuare è il primo valore dell’autonomia differenziata; poi c’è un altro valore che riguarda i diritti sociali e civili che la nostra Carta stabilisce, e che devono esser applicati con uniformità su tutto il territorio nazionale; e infine c’è il terzo valore, che è quello della perequazione infrastrutturale: articolo 119 della Costituzione”.

“Se il treno corre velocemente, perché il macchinista Calderoli vuole portare al traguardo il vagone dell’autonomia differenziata, io sono contento, perché penso che anche gli altri due vagoni – diritti e perequazione – arriveranno di pari passo” ha sottolineato il governatore Occhiuto.

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