La metafora che usa lui stesso rende bene l’idea del momento politico che stia vivendo Roberto Occhiuto: la sua squadra, almeno stando ai pronostici, sarebbe sul punto di vincere per 3-0 ma mancano ancora pochi minuti al fischio finale. Il candidato del centrodestra si mostra tranquillo Ai microfoni di “Votantonio-chiacchiere di libertà”, il programma autogestito in onda sulla pagina Facebook di Calabria7 prodotto da “Mac Media”, “Città del Vento” e “Mas Training” (qui la diretta integrale).
La burocrazia
La burocrazia
Sostanzialmente Occhiuto parla già da presidente e quando gli si chiede cosa abbia in mente in merito agli eventuali assessori confessa di essere “molto più preoccupato dai direttori generali”. Se si tocca l’argomento della burocrazia regionale, pungolato dalle domande di Luca Marino e Vincenzo Merante, Occhiuto è netto – “non me ne frega niente delle rendite di posizione” – e rivela anche che durante la campagna elettorale, pur avendo ricevuto diverse richieste in questo senso, non ha incontrato nessun dirigente della Regione e nessun dg delle Asp “perché voglio andare a Catanzaro con le mani libere”.
La sanità
Gli altri obiettivi riguardano il bacino del precariato “da asciugare” e gli investimenti da attrarre “grazie al costo del lavoro e un grande patrimonio cognitivo”, ma è necessario “puntare sulla formazione”. Poi c’è ovviamente la sanità e a chi gli rimprovera di aver applaudito ai tagli nell’era Scopelliti risponde che “in Calabria c’erano 42 ospedali, si fece qualche errore nelle chiusure ma l’errore più grave fu non trasformarli in presidi di medicina territoriale”. Occhiuto garantisce che pretenderà “di essere nominato commissario e di voler fare “un grande investimento sulla rete territoriale assumendo personale a tempo indeterminato”.
Il ruolo di Spirlì
Guardando all’interno Occhiuto conferma che il “tavolo” nazionale del centrodestra che ha ufficializzato la sua candidatura gli ha chiesto “un’unica cosa”, cioè di presentarsi in ticket con Nino Spirlì. E siccome “nessuno obiettò io pensai – spiega – che non era un problema”. Dunque rispetterà “i patti”. E se dalle urne venisse fuori un peso elettorale maggiore per altre forse del centrodestra? “Salvini – afferma Occhiuto – continua a dire che la Lega sarà il primo partito in Calabria, io mi auguro che abbia un grande risultato e che quindi queste considerazioni non siano nemmeno poste. Se poi ci dovessero essere risultati clamorosi, siccome questa decisione l’ha assunta il tavolo nazionale insieme a me, ci siederemo e ne discuteremo”.
Uno sguardo, infine, l’aspirante governatore lo rivolge anche al campo avversario: “Io non ho attaccato nessuno, ho condotto una campagna elettorale senza mai spunti polemici”. Quindi lascia intendere che a suo parere entreranno in consiglio “altri due schieramenti” (probabilmente il riferimento è a quelli guidati da Amalia Bruni e Luigi de Magistris) e, pur non sapendo “chi arriverà secondo”, sostiene che l’esistenza di “una pluralità di voci anche nell’opposizione sia comunque una cosa buona”. L’ecumenismo di chi si sente la vittoria in pugno ma ha ancora qualche minuto da stare in campo. Prima di iniziare la vera sfida: “Dal 5 ottobre mi gioco tutto”.
s. p.