Torna a parlare di immagrazione Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, durante un’intervista del direttore editoriale di Tgcom, Paolo Liguori. Occhiuto afferma: “Se non viene governato non solo in ordine all’accoglienza ma anche con un sistema di integrazione il fenomeno dell’immigrazione rischia di travolgere il Paese e le regioni di frontiera come la Calabria e la Sicilia. Centomila migranti all’anno in un Paese di 60 milioni di abitanti non dovrebbero costituire un problema soprattutto per una Nazione che si affaccia sul Mediterraneo dove ci sono tutte le rotte che riguardano i migranti e deve dunque aspettarseli”.
Il problema della “fuga di cervelli”
Il problema della “fuga di cervelli”
Il Presidente definisce poi “un dramma e la vera ragione costante dell’impoverimento della Calabria”, la fuga di cervelli, i tanti giovani che vanno via dalla regione per trovare lavoro. In proposito Occhiuto anticipa che “stiamo lavorando su un grande piano di attrazione degli investimenti. Noi abbiamo il primo porto d’Italia, Gioia Tauro, che potrebbe essere un fattore di enorme ricchezza per la Calabria ma che si è sviluppato nell’indifferenza delle istituzioni locali e nazionali”.
Sulla riforma del reddito di cittadinanza
Occhiuto esprime anche la sua preoccupazione sulla riforma del reddito di cittadinanza: “Nella regione oggettivamente non c’è la possibilità di assorbire tutti quelli che prima percepivano il reddito di cittadinanza. E temo che questo sistema si tramuti in occasione di arricchimento solo per gli enti di formazione. La formazione professionale è servita ad arricchire i formatori, non ha mai prodotto dei profili che potessero essere utilizzati nel mercato del lavoro. Per cui stiamo ragionando di destinare una parte di quelle risorse che l’Europa offre alle regioni del Sud e che spesso non vengono spese e restituite, ad aziende e multinazionali che vogliono assumere lavoratori calabresi per farli operare in smartworking o coworking. Popolando anche borghi che altrimenti si stanno deserticando”.