Ok del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica alla sorveglianza in 6 Comuni del Cosentino

I Comuni interessati sono stati individuati da parte del Ministero dell’Interno, nell’ambito del Programma Operativo Complementare
videosorveglianza cosentino

Il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto di Cosenza Vittoria Ciaramella, ha stamani approvato i progetti per impianti di videosorveglianza presentati dai Comuni di Cosenza, Amantea, Castrovillari, Corigliano Rossano, Montalto Uffugo e Rende. I Comuni interessati sono stati individuati da parte del Ministero dell’Interno, nell’ambito del Programma Operativo Complementare (c.d. POC legalità) tra i potenziali beneficiari di finanziamenti per la realizzazione di dette progettualità.

“Pertanto, dopo la verifica da parte dell’Organo specialistico della Polizia di Stato della compatibilità tecnica delle progettazioni presentate, in sede di Comitato  – si legge in un comunicato – ne sono state collegialmente valutate le ricadute in termini di sicurezza urbana, apprezzandone l’efficacia. Ne è seguita, pertanto, l’approvazione per il definitivo inoltro alla segreteria tecnica del ministero dell’Interno, nella consapevolezza che l’implementazione ed il potenziamento degli impianti già esistenti e la creazione di nuovi sistemi daranno sicuro impulso e valido ausilio all’attività investigativa ma anche a quella di prevenzione”.

“Pertanto, dopo la verifica da parte dell’Organo specialistico della Polizia di Stato della compatibilità tecnica delle progettazioni presentate, in sede di Comitato  – si legge in un comunicato – ne sono state collegialmente valutate le ricadute in termini di sicurezza urbana, apprezzandone l’efficacia. Ne è seguita, pertanto, l’approvazione per il definitivo inoltro alla segreteria tecnica del ministero dell’Interno, nella consapevolezza che l’implementazione ed il potenziamento degli impianti già esistenti e la creazione di nuovi sistemi daranno sicuro impulso e valido ausilio all’attività investigativa ma anche a quella di prevenzione”.

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