Ok in Consiglio al Bilancio della Regione. Princi: “Giunta coraggiosa. A marzo manovra bis”

Il centrodestra esulta per aver evitato l’esercizio provvisorio. I rilievi dell’opposizione. Su 6,5 miliardi solo 700 milioni “liberi”. Occhiuto: “Voglio correre ma non da solo”

Dopo il minuto di silenzio per il tragico disastro ferroviario della Fiumarella avvenuto 60 anni fa, il consiglio regionale si è dedicata a una full immersion di atti di bilancio. La linea indicata da Roberto Occhiuto è di fare presto per evitare l’esercizio provvisorio e il centrodestra alla fine porta il risultato a casa con l’approvazione del Bilancio di previsione della Regione. La stessa velocità la si riscontra nell’affrontare i primi 7 punti all’odg che sono stati accorpati e approvati in apertura dei lavori: Salvatore Cirillo (Coraggio Italia) ha illustrato il bilancio di previsione del consiglio regionale per gli esercizi 2022-2024, Antonio Montuoro (FdI) si è occupato dei rimanenti (i rendiconti dell’esercizio 2020 dell’Ente parchi marini regionali, dell’Aterp, dell’Arcea, dell’Arsac 2019-2020, dell’Arpacal). Tutti hanno avuto il disco verde senza dibattito.

Il Bilancio dopo i rilievi della Corte dei conti

Il Bilancio dopo i rilievi della Corte dei conti

Le proposte di legge in materia di bilancio (rendiconto generale e consolidato 2020, adozione delle misure conseguenziali al giudizio di parificazione dell’esercizio 2020, bilancio consolidato 2020, Legge di stabilità 2022, Bilancio di previsione della Regione 2022-2024) sono state illustrate dalla vicepresidente Giuseppina Princi e poi approvate dopo ampio dibattito. Si è dovuto tenere conto dei rilievi della Corte dei Conti in sede di giudizio di parifica perché la magistratura contabile ha acceso i riflettori sui 48 milioni di euro relativi alla Diga del Menta, opera realizzata con fondi della Regione ma il cui finanziamento è stato revocato dal governo.

Manovra da 6,5 miliardi

Il consiglio regionale ha approvato una manovra da 6,5 miliardi di euro, dei quali solo 767 milioni sono risorse “libere” (circa il 12%) mentre gran parte è assorbita da spese a destinazione vincolata: quelle per il servizio sanitario regionale (3,9 miliardi; il 62,4%), quelle destinate all’attuazione dei programmi comunitari Por e Pac 2007-13 e 2014-20 (581,7 milioni; 9,2%), le risorse del Fondo Sviluppo e Coesione (419,1 milioni; 6,6%), gli ulteriori fondi vincolati assegnati a vario titolo dallo Stato o da altri soggetti (520,6 milioni; 8,2%). Le risorse “libere” sono in diminuzione di circa 53 milioni rispetto alle previsioni del bilancio 2021-2023. Il risparmio di spesa è stato ottenuto con la riduzione delle spese di funzionamento (-4%) e del costo del debito sanitario (-15%), derivante dall’estinzione del mutuo di 428 milioni contratto con il Mef nel 2011 a tassi elevati e rifinanziato, per la parte residua, da Cassa Depositi e Prestiti, operazione che ha comportato un risparmio di spesa annuale di oltre 12 milioni di euro fino al 2044.

A marzo una manovra bis

La numero due della giunta Occhiuto dopo aver snocciolato i numeri ha esaltato la scelta del suo esecutivo che “in maniera coraggiosa e inusuale ha deciso di approvare il bilancio con tempistica utile all’esame dei revisori dei conti” ed evitare così l’esercizio provvisorio. “Prevediamo per marzo – ha annunciato Princi – una manovra suppletiva di bilancio rideterminando qualità e quantità della spesa da finanziare con risorse autonome della Regione. Questo bilancio è un punto di arrivo – ha concluso la vicepresidente – ma anche un punto di partenza”.

I rilievi dell’opposizione

La leader della coalizione Pd-M5S (oggi capogruppo del Misto), Amalia Bruni, ha osservato che “la discussione rischia di alimentare la ‘cultura della fretta’” e che il quadro che emerge dal bilancio evidenzia “la fragilità del nostro sistema economico calabrese”. Quindi Bruni ha chiesto l’istituzione di un osservatorio sul Pnrr invocando anche un’operazione verità sulle società partecipate e tutti gli enti di sottogoverno della Regione attraverso una “seduta straordinaria” dell’assemblea di Palazzo Campanella. Anche Davide Tavernise (capogruppo M5S) ha parlato di bilancio “ingessato” e stigmatizzato il fatto che i consiglieri di minoranza vadano in aula “solo per alzare la mano”, proponendo a Occhiuto il suo “contributo” su temi come sanità e Por. Ferdinando Laghi (gruppo de Magistris) ha posto una questione procedurale sottolineando l’importanza delle commissioni e spiegando che “servirebbe un approfondimento” perché nella legge di stabilità “c’è di tutto”. Ernesto Alecci (Pd) in controtendenza ha parlato di “bilancio non imbrigliato” e pur giudicando positivo evitare l’esercizio provvisorio ha richiamato l’attenzione su 300 milioni di euro destinati al rifinanziamento di leggi regionali alcune delle quali destano “perplessità”.

Le lodi della maggioranza

La teoria degli interventi del centrodestra l’ha aperta Pasqualina Straface (Forza Italia), che ha riproposto alcuni numeri già illustrati pochi minuti prima e rivendicato per il centrodestra i meriti di aver evitato sia l’esercizio provvisorio che “l’assalto alla diligenza delle risorse”. Sulla stessa linea Giacomo Crinò (Forza Azzurri) che si è sperticato in ringraziamenti a Occhiuto per lo sblocco dei 69 milioni di euro che erano stati congelati dalla Commissione europea. A Mimmo Bevacqua (Pd), che aveva parlato invece di “bilancio fotocopia” rispetto a quelli degli anni passati, ha risposto l’assessore Fausto Orsomarso (FdI), che ha rivendicato i risultati ottenuti nell’emergenza pandemica dalla giunta precedente ed elogiato la “novità” e la “puntualità” con cui la giunta attuale sta affrontando i problemi.

Occhiuto: “Voglio correre, ma non da solo”

A chiudere gli interventi – per la maggioranza anche quello di Giuseppe Graziano (Udc) – è stato Occhiuto. “L’approvazione del bilancio – ha detto – è un grande risultato del consiglio regionale che si è insediato solo il 15 novembre. Tutto faceva pensare che non si facesse in tempo invece ce l’abbiamo fatta grazie al contributo prezioso degli uffici regionali. Su molti emendamenti – ha aggiunto Occhiuto – non c’è una contrarietà di fondo, ma allungherebbero i tempi. Li valuteremo con le variazioni (per un totale di 28 milioni di euro) previste a inizio anno. La fretta – ha affermato rispondendo a Bruni – è necessaria per evitare l’esercizio provvisorio, non sarebbe stato un bel segnale, inoltre Giunta e Consiglio non avrebbero avuto la possibilità di svolgere a pieno le loro funzioni. Sono sempre disponibile al confronto – ha concluso Occhiuto – perché non ritengo di potercela fare da solo. Lo sforzo è titanico e c’è necessità del contributo di tutti. Non mi sento superman. Voglio correre, ma non da solo. Ma il cambio di passo, come dimostrato dalla vicenda dei 69 milioni di fondi europei non persi ma recuperati, è nei fatti”. Dopo qualche botta e risposta sugli emendamenti, in particolare col capogruppo Pd Nicola Irto, i punti sono stati tutti approvati a maggioranza.

s. pel.

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