Ha risposto a tutte le domande del gip, ribadendo la propria “innocenza” e contestando gli addebiti mossi in ordine a una presunta vicenda estorsiva Gianfranco La Torre, sindacalista di Ricadi ed ex consigliere provinciale, coinvolto nell’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro sfociata all’alba di ieri nel maxi blitz eseguito dalla Polizia lungo tutta la costa vibonese. Lo rende noto l’avvocato Francesco Sabatino.
La Torre ha ripercorso i tratti salienti della sua carriera (caratterizzata dall’”impegno in politica e nel sociale”), che in diverse occasioni lo hanno anche visto vicino all’ingegnere De Nisi, al quale lo lega un'”amicizia alquanto risalente (circostanza stranamente taciuta nelle fonti dichiarative)”. Pur nella consapevolezza che l’”importante attività investigativa versata meriti particolare approfondimento”, l’auspicio è che “al più presto il Tribunale del Riesame (o prima ancora il gip emittente la misura) possano restituire la libertà ad una persona estranea ad ogni vicenda illecita, mai prima d’ora coinvolta in alcuna vicenda giudiziaria”.
La Torre ha ripercorso i tratti salienti della sua carriera (caratterizzata dall’”impegno in politica e nel sociale”), che in diverse occasioni lo hanno anche visto vicino all’ingegnere De Nisi, al quale lo lega un'”amicizia alquanto risalente (circostanza stranamente taciuta nelle fonti dichiarative)”. Pur nella consapevolezza che l’”importante attività investigativa versata meriti particolare approfondimento”, l’auspicio è che “al più presto il Tribunale del Riesame (o prima ancora il gip emittente la misura) possano restituire la libertà ad una persona estranea ad ogni vicenda illecita, mai prima d’ora coinvolta in alcuna vicenda giudiziaria”.