Dal carcere ai domiciliari. Il Tribunale del Riesame di Catanzaro, a seguito dell’annullamento con rinvio disposto dalla Cassazione dell’ordinanza di custodia cautelare eseguita nei confronti di Egidio Il Grande, 59 anni, ritenuto dagli inquirenti uno dei capi dell’omonima famiglia di ‘ndrangheta di Parghelia (provincia di Vibo Valentia), arrestato nell’ambito dell’operazione antimafia “Olimpo”, ha accolto il ricorso dell’avvocato Michele Accorinti. All’esito dell’udienza, i giudici hanno deciso di sostituire la misura cautelare in carcere, disposta dal gip distrettuale di Catanzaro e confermata in una prima valutazione dal Tdl in diversa composizione, con quella ai domiciliari. Il Grande è accusato di associazione mafiosa e tentata estorsione aggravata dalle finalità mafiose.
L’altro ricorso
L’altro ricorso
Lo scorso 27 settembre la Corte di Cassazione ha sciolto le riserve in ordine a un altro ricorso presentato dall’avvocato Accorinti per conto dello stesso Egidio Il Grande relativo al sequestro di un somma di denaro eseguito dagli investigatori della Squadra Mobile di Vibo Valentia nel corso della perquisizione domiciliare effettuata nel giorno del blitz. I giudici della Suprema Corte hanno accolto l’istanza annullando il decreto senza rinvio e disponendo l’immediata sostituzione del denaro finito sotto sequestro.