Sono stati assolti dalla Corte di Assise di Appello di Reggio Calabria, presieduta da Giancarlo Bianchi con a latere il giudice Vincenzo Cefalo, gli imputati Giuseppe Brandimarte e Davide Gentile condannati in primo grado all’ergastolo per l’omicidio di Francesco Bagalà, il giovane ucciso la notte di Natale del 2012 a Gioia Tauro nell’ambito di una faida accesa tra le famiglie Brandimarte e Priolo. In primo grado la Corte d’Assise di Palmi aveva condannato alla pena dell’ergastolo i due imputati che avevano scelto di essere giudicati con il rito ordinario.
Ribaltata sentenza di ergastolo
In appello, davanti la Corte d’Assise di Reggio Calabria la difesa degli imputati ha fatto confluire nuovi atti acquisiti tra cui informative di altri procedimenti, dati tecnici (la consulenza tecnica di parte di Antonio Andrea Miriello in materia di elaborazione di alcuni video) e verbali di alcuni collaboratori di giustizia. Nuovi elementi che, pertanto, hanno permesso al collegio difensivo formato dagli avvocati Salvatore Staiano, Luigi Petrillo, Giuseppe Fonte, Nico d’Ascola di ottenere l’assoluzione e ribaltare la sentenza di primo grado.