Diventa definitiva la condanna all’ergastolo sentenziata dalla Corte di Assise d’Appello di Catanzaro per Marco Gallo, accusato dell’omicidio di Francesco Berlingieri, di 57 anni, il fruttivendolo freddato davanti al suo negozio in via Fiume a Sambiase il 19 gennaio 2017. Lo ha deciso la Corte di Cassazione confermando il verdetto dei giudici di secondo grado. Diventa definitiva la condanna a 15 anni di reclusione nei confronti della moglie Federica Guerrise. Anche nei suoi confronti la Suprema Corte ha confermato la sentenza emessa dai giudici della Corte d’Assise d’Appello di Catanzaro. I difensori di parte civile sono rappresentati dagli avvocati Pino e Alessandro Zofrea, mentre il legale di Marco Gallo è Siclari.
Incastrati dalle telecamere
Incastrati dalle telecamere
Secondo il castello accusatorio Gallo avrebbe materialmente eseguito l’agguato sparando da distanza ravvicinata la vittima mentre questa stava scaricando della merce davanti al suo negozio nel quartiere di Sambiase, a Lamezia, mentre la moglie avrebbe svolto il ruolo di “specchietto”, effettuando dei sopralluoghi a bordo della sua Fiat 600, appostandosi nei pressi del negozio e poi avvertire telefonicamente il marito dell’arrivo di Berlingieri. Nell’agguato venne ferito lievemente anche il nipote 11enne della vittima, che lo stava aiutando a scaricare delle cassette di frutta da un furgone. Ad incastrare i due coniugi le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona dove è avvenuto l’omicidio e le telefoniche. Marco Gallo è accusato anche degli omicidi del dipendente delle Ferrovie della Calabria Gregorio Mezzatesta, ucciso a Catanzaro il 24 giugno 2017, e dell’avvocato penalista Francesco Pagliuso, freddato davanti alla sua abitazione il 9 agosto del 2016 a Lamezia Terme, rispetto ai quali delitti Gallo ha già comunque incassato il carcere a vita.