di Luana Costa – Miglierina, comune del Catanzarese, è ancora sotto shock per l’omicidio di Cesare Falvo, di 50 anni, già noto alle forze dell’ordine, accoltellato nella sua abitazione nella tarda serata del 3 maggio scorso. Dopo essere stato aggredito il 50enne è stato soccorso e trasportato all’ospedale di Catanzaro dove, però, è morto poco dopo.
Il gip del Tribunale di Catanzaro Tiziana Macrì ha convalidato il fermo e ha applicato la misura cautelare in carcere a carico di Giuseppe Arabia, 30 anni di Amato e residente a Miglierina, accusato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi nei confronti di Cesare Falvo. Lo avrebbe ucciso per gelosia, come Arabia stesso ha raccontato agli inquirenti, per alcuni messaggi inviati su Facebook alla sua compagna.
Il gip del Tribunale di Catanzaro Tiziana Macrì ha convalidato il fermo e ha applicato la misura cautelare in carcere a carico di Giuseppe Arabia, 30 anni di Amato e residente a Miglierina, accusato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi nei confronti di Cesare Falvo. Lo avrebbe ucciso per gelosia, come Arabia stesso ha raccontato agli inquirenti, per alcuni messaggi inviati su Facebook alla sua compagna.
Le telecamere di Calabria 7 sono andate nel comune del Catanzarese per carpire le sensazioni dei familiari ed a raccogliere la testimonianza del dolore dei parenti e dei conoscenti della vittima.
La convivente di Falvo afferma: “Cesare non aveva nessuna amante”