(D.C.) – Il processo penale originato dall’omicidio di Marco Gentile a carico del presunto autore del delitto Nicholas Sia (difeso dall’avvocato Giancarlo Pittelli), noto fatto di cronaca nera risalente a circa 4 anni orsono in cui la vittima ha perso la vita in seguito a un accoltellamento verificatosi in una zona centrale di Catanzaro, tornerà in Aula il prossimo 26 novembre.
È quanto stabilito, a seguito dell’annullamento della sentenza di secondo grado sancito dalla Suprema Corte di Cassazione, dalla Seconda Sezione della Corte d’Assise d’Appello del Tribunale Francesco Ferlaino del capoluogo, che ha disposto la citazione dello stesso Sia (attualmente ristretto nella casa circondariale di Castrovillari in esecuzione di una condanna a 16 anni di reclusione più altre pene accessorie e pecuniarie) davanti a una diversa Sezione della Corte d’Assise.
È quanto stabilito, a seguito dell’annullamento della sentenza di secondo grado sancito dalla Suprema Corte di Cassazione, dalla Seconda Sezione della Corte d’Assise d’Appello del Tribunale Francesco Ferlaino del capoluogo, che ha disposto la citazione dello stesso Sia (attualmente ristretto nella casa circondariale di Castrovillari in esecuzione di una condanna a 16 anni di reclusione più altre pene accessorie e pecuniarie) davanti a una diversa Sezione della Corte d’Assise.
Ad essere citate anche le parti civili, stretti congiunti del ragazzo rimasto ucciso nell’aggressione subita, Carlo Gentile difeso dall’avvocato Antonio Ludovico; Loredana Gentile difesa dall’avvocato Alessio Spadafora; Loredana Curto difesa dall’avvocato Antonio Lomonaco e Anna Curto difesa dall’avvocato Arturo Bova.