Omicidio in centro, uomo freddato con cinque colpi di pistola sotto casa

L'uomo è stato colpito davanti al portone di casa. Trasportato d'urgenza in ospedale, è deceduto poco dopo il suo arrivo

A Taranto un 62enne, Cosimo Nardelli, è morto dopo essere stato colpito con almeno cinque colpi di pistola esplosi in strada. Secondo gli investigatori, l’uomo aveva appena parcheggiato il suo scooter e si era avvicinato al portone della sua abitazione, quando è rimasto vittima di un agguato. Soccorso da un vicino di casa e trasportato d’urgenza in ospedale, Nardelli è deceduto poco dopo il suo arrivo al Pronto soccorso.

L’ipotesi del regolamento di conti

L’ipotesi del regolamento di conti

 L’uomo aveva scontato 17 anni di carcere per omicidio ed era in regime di semi-libertà. Gli inquirenti ipotizzano che il regolamento di conti possa inquadrarsi in una faida legata a contrasti nell’ambito di attività illecite. La pista della vendetta al momento è la più accreditata, anche se non si escludono altri possibili moventi. 

Era appena uscito dal carcere

Nardelli, uscito da poco dal carcere, era stato condannato a 20 anni di reclusione per concorso nell’omicidio del 27enne Alessandro Cimoli, ammazzato con alcune coltellate il 31 agosto del 2006 all’uscita di una masseria abbandonata nelle campagne tra Faggiano e Talsano. Era stata la Corte d’Assise d’appello, in diversa composizione, a rideterminare la pena dopo l’annullamento con rinvio di una precedente condanna a 30 anni da parte della Cassazione, che aveva fatto cadere l’aggravante della premeditazione. Nardelli era ritenuto uno degli esecutori materiali dell’omicidio insieme a un altro imputato, Matteo Basile, che in seguito collaborò con la giustizia e fu condannato a 20 anni. Cimoli, secondo la ricostruzione degli inquirenti, sarebbe stato ucciso per un debito di 80mila euro relativo all’acquisto di un chilo di cocaina, mai saldato. Fu invece assolto l’ex boss Cataldo Ricciardi che era stato accusato di essere il mandante.

La dinamica dell’omicidio

 Nardelli venerdì sera aveva appena parcheggiato il suo scooter e si stava avvicinando al portone della sua abitazione quando è stato raggiunto da una raffica di colpi di pistola all’addome e in altre parti del corpo. L’uomo è stato poi soccorso da conoscenti e trasportato con un’auto privata in ospedale, ma è deceduto poco dopo il suo arrivo al pronto soccorso. L’agguato è stato compiuto lungo la strada che costeggia il muraglione dell’Arsenale militare. Gli agenti della squadra mobile e della polizia scientifica intervenuti sul posto hanno trovato il casco di Nardelli poggiato per terra, sul marciapiedi, accanto a un mazzo di chiavi, e recuperato una dozzina di bossoli. 

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